La banconota falsa è l’incubo di chi, quotidianamente, compie transazioni economiche e spostamenti di denaro. Pensiamo ad esempio ai commercianti ed ai cassieri dei supermercati, ma pensiamo anche al comune cittadino che va a fare la spesa e per disattenzione o distrazione, al momento di ottenere il resto, non fa caso al fatto che la banconota è contraffatta. Qui di seguito vogliamo dare qualche utile indicazione da seguire per capire come riconoscere una banconota falsa e non restare quindi vittima di qualche raggiro in materia di soldi. Ricordiamo altresì che oggigiorno la contraffazione di monete (specialmente quelle da 1 e 2 euro) e banconote (specialmente quelle da 50 e 20 euro) resta assai diffusa anche in Italia, nonostante l’aumento delle transazioni elettroniche.
In verità, esiste più di un metodo per capire se abbiamo a che fare con una banconota falsa. Vediamo schematicamente come è preferibile comportarsi:
- anzitutto è opportuno ricordare che ogni banconota ha un suo taglio (7 totali, da quella da 5 euro a quella da 500 euro) e un suo colore: € 5 di colore grigio; € 10 di colore rosso; € 20 di colore blu; € 50 di colore arancione; € 100 di colore verde; € 200 di colore giallo-bruno; € 500 di colore viola;
- è opportuno anche controllare la “consistenza” della banconota. La carta con cui sono fatte è speciale perché composta da fibre di cotone. Il risultato è che, toccandola, da una sensazione di particolare solidità e ruvidezza; inoltre, non bisogna dimenticare che ogni banconota è caratterizzata da simboli in rilievo, che provano che i soldi sono veri;
- altresì importanti sono le scritte. Infatti, sulla banconota valida il possessore può trovare la scritta “euro” anche in lingua latina e greca. Sulla carta deve essere rintracciabile la grafica di colore blu della bandiera della UE, ma anche la firma del presidente della BCE e l’indicazione BCE in lingue differenti. Frontalmente, deve essere visibile il valore in euro della banconota, di colore verde smeraldo/blu scuro. A destra, invece, si trova la striscia olografica verticale, che indica il simbolo €, il valore della banconota, il motivo del disegno e il volto di Europa, figura mitologica greca. Se manca anche uno solo di questi elementi, è ben fondato il sospetto che si tratti di una banconota falsa;
- la banconota vera, in controluce, mostra la filigrana e il filo di sicurezza microscritto;
- tramite una lente d’ingrandimento è possibile individuare delle sottili iscrizioni, dette microcaratteri, che compaiono sia sul fronte che sul retro. Tali segni devono sempre apparire nitidi e mai sfocati. Inoltre, va ricordato che, osservando le banconote non contraffatte alla luce ultravioletta è possibile controllare una serie di ulteriori aspetti: la carta non deve essere fluorescente e devono anzi essere visibili delle pagliuzze colorate rosse, blu e verde, immesse casualmente nell’impasto della carta;
- bisogna fare poi attenzione a dettagli come eventuali gli difetti di stampa o l’eccessiva morbidezza al tatto della carta, che sono sempre spia di contraffazione;
- chi lavora quotidianamente nell’ambito del commercio può servirsi di dispositivi noti come “rilevatori di banconote false“, che rapidamente distinguono la banconota falsa da quella autentica.
Concludendo, dobbiamo ancora ricordare due aspetti degni di nota, riguardo al problema della banconota falsa. È vietato dalla legge rimetterla in circolazione, nel tentativo di liberarsene al più presto: l’art. 455 Codice Penale sanziona infatti chi, intenzionalmente, ne fa uso (in ipotesi di buona fede di chi crede di spendere soldi veri ma in realtà falsi, la responsabilità penale è invece esclusa). Che fare allora se si scopre o si sospetta di essere possessori di una banconota falsa? Ebbene, è necessario informare gli uffici della Posta o di banca della possibile falsità della banconota, consegnandola all’addetto; questi ultimi, di seguito, la controlleranno e se verrà ritenuta autentica, la somma equivalente sarà rimborsata a colui che l’ha consegnata; se invece si tratta di banconota falsa, non spetterà alcunché.
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