Gli ultimi sondaggi elettorali di SWG prima della pausa agostana restituiscono l’immagine di un Paese quasi normale dal punto di vista della popolarità di governo e opposizione, con quest’ultima in vantaggio, come accade ovunque a metà legislatura, e con la maggioranza comunque sopra il 40%
Più interessanti sono i rapporti interni alle coalizioni. Nel corso di questa primavera ed estate si è assistito a un riequilibrio in direzione di un maggiore pluralismo. Da tempo non vi sono partiti sopra il 30%, nel centrodestra Fratelli d’Italia ha recuperato punti a spese dell’alleato maggiore, la Lega, mentre nella maggioranza il PD non è riuscito a divenire dominante, valendo meno della metà del totale, a causa soprattutto della piccola rimonta del Movimento 5 Stelle rispetto ai minimi dell’inverno. Rimonta probabilmente attribuibile alla popolarità di Conte dopo l’emergenza coronavirus e le trattative in Europa sul Recovery Fund.
Ma vediamo i numero di questi sondaggi elettorali, svolti con metodo CATI-CAMI-CAWI tra il 29 luglio e il 3 agosto su 1200 intervistati
Sondaggi elettorali SWG, Italia Viva ormai dietro Azione e Sinistra Italiana
La Lega cresce di due decimali, al 26,5%, rimanendo però molto debole rispetto agli exploit di un anno fa quando aveva raggiunto il 38%.
Aumenta però anche Fratelli d’Italia che raggiunge il livello record, per SWG, del 16,4%. L’incremento del 0,3% porta il partito della Meloni più vicino al PD, che rimane sotto la soglia del 20% e anzi perde due decimali, scendendo al 19,6%.
Nel centrodestra sono in difficoltà invece Forza Italia e Cambiamo!, che subiscono cali del 0,2% e 0,1% portandosi al 6% e all’1,2%.
A più che compensare lo scivolo del PD c’è il Movimento 5 Stelle, che è la forza con il maggiore incremento per questi sondaggi elettorali. Guadagna il 0,4% e va al 16,4%.
Ripiega poi Sinistra Italia/MDP, giù del 0,2% al 3,6%, che però rimane davanti l’alleato, se così si può dire, di Italia Viva, al 3,1% dopo il progresso di un solo decimale, che si fa superare ancora anche da Azione, che ora è al 3,3% dopo avere messo a segno un +0,2%.
I Verdi, all’1,9%, in aumento del 0,1%, sorpassano +Europa che invece perde tre decimali e va all’1,8%
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