Strutture che accettano il buono vacanze: quali sono e dove controllare online
Buono vacanze: non pochi gli italiani che scelgono dove trascorrere qualche giorno in relax a seconda di dove si trovano le strutture che aderiscono
Buono vacanze: non sono pochi gli italiani che stanno scegliendo dove trascorrere qualche giorno in relax a seconda di dove si trovano le strutture che aderiscono all’iniziativa. Qualche sito che può aiutare a individuarle.
Buono vacanze: superato il milione di erogazioni
Buono vacanze: ultimamente ha snocciolato qualche dato sul successo del bonus direttamente il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini. “Dopo solo un mese dall’entrata in vigore sono più di un milione i bonus vacanze ottenuti attraverso l’app IO per un valore economico pari a 450 milioni di euro. Al momento sono oltre 140 mila le famiglie che hanno già speso i bonus in circa 10 mila strutture, immettendo così nel settore turistico oltre 60 milioni di euro” ha appunto dichiarato il titolare del Mibact. Lo stesso ha poi aggiunto come la ripartizione territoriale delle spese stia avvenendo un po’ sul calco dei consueti flussi turistici stagionali; nello specifico, sono Emilia-Romagna, Puglia e Toscana le regioni dove è stato utilizzato di più (rispettivamente il 16%, il 10% e il 7% dei buoni complessivamente erogati). In queste tre regioni è stato utilizzato più di un terzo dei bonus erogati nel complesso mentre nel resto d’Italia lo strumento non sembra essere decollato.
Come trovare le strutture che aderiscono all’iniziativa?
Buono Vacanze: esistono diversi siti che facilitano l’individuazione delle strutture ricettive che accettano il bonus. Per esempio, è possibile consultare l’elenco reso disponibile da Federalberghi sul sito italyhotels.it. Anche sul sito bed-and-breakfast.it si può trovare un elenco simile e allo stesso modo si può consultare il portale camping.it. Lo sconto applicato dalla struttura a titolo di Buono Vacanze sarà rimborsato a quest’ultima naturalmente sotto forma di credito di imposta, senza limiti di importo in compensazione e con la possibilità di cederlo anche a istituti di credito. Tale meccanismo, d’altra parte, non sembra convincere le aziende del settore turistico: secondo recenti stime del Corriere della Sera, per esempio, solo un albergo su 4 accetta il bonus.
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