Si può modificare il modello 730 se il sostituto d’imposta indicato è errato? Sì, è possibile correggere la dichiarazione dei redditi grazie al modulo integrativo. Entro quale data è possibile comunicare la modifica?
Modello 730: cosa fare se il sostituto d’imposta non è quello giusto
Può capitare di presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730 e poi accorgersi di aver indicato il sostituto di imposta sbagliato (casella “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”). L’eventualità non è così rara (basta un cambio di datore di lavoro da un anno all’altro, per esempio, oppure trovarsi in stato di disoccupazione). D’altra parte, in questi casi si può correre ai ripari inviando una rettifica tramite un modello 730 integrativo: infatti, quest’ultimo può essere utilizzato se l’errore comporta un credito a favore del dichiarante oppure, appunto, se l’errore commesso riguarda l’indicazione del sostituto d’imposta.
I codici da inserire nella dichiarazione integrativa
Ora, l’integrativo conterrà le stesse informazioni del modulo inviato nel termine ordinario ma, come si diceva, il sostituto d’imposta sarà diverso, presumibilmente quello corretto: per effettuare la correzione, sul frontespizio – nella casella “730 integrativo” – è fondamentale indicare la dicitura “Codice 2”. Invece, se l’errore che si va a correggere comporta un credito a favore del dichiarante e, allo stesso tempo, si sta modificando il sostituto di imposta, inserendo quello giusto, andrà indicata sul frontespizio la dicitura “codice 3”. Per effettuare tale operazione c’è tempo fino al 25 ottobre (in realtà, al 26 ottobre, visto che il 25 cade di domenica). I conguagli scatteranno quindi nel mese successivo a quello di presentazione del modello o comunque entro il mese di novembre.
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