Alle ore 12 di giovedì 6 agosto 2020 la Fondazione Luigi Einaudi ha pubblicato i verbali del Comitato Tecnico Scientifico posti a base dei Dpcm sul Coronavirus, che il governo ha deciso nella giornata di mercoledì 5 agosto di desecretare.
Verbali comitato tecnico scientifico desecretati: la lista delle pubblicazioni
La Fondazione ha pubblicato sul proprio sito i verbali di cinque riunioni del Cts, che risultano essere i seguenti:
- Verbale completo CTS n. 12 del 28 febbraio 2020;
- Verbale n. 14 del 1° marzo 2020;
- Verbale n. 21 del 7 marzo 2020;
- Verbale completo CTS n. 39 del 30 marzo 2020;
- Verbale completo CTS n. 49 del 9 aprile 2020.
Non ci sono grandi rivelazioni inaspettate e questo va subito detto. I verbali si compongono infatti di raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico, che poi era il compito per cui la commissione era stata formata, che sono servite da spunti per il governo sul quale ragionare per adottare le misure di contrasto all’epidemia.
Lockdown territoriale o nazionale: la controversia
L’aspetto più eclatante diffuso dai verbali che sta emergendo sui media nelle ultime ora riguarda invece la territorialità del lockdown. Il Cts aveva infatti suggerito di imporre un lockdown ripartito a livello territoriale, imposto dunque nelle zone più a rischio contagio. Una raccomandazione che il governo ha fatto sua, ampliandola però all’intera nazione. Il Cts ha dunque suggerito una soluzione su cui il governo ha ragionato per poi decidere in autonomia.
L’idea originale del Cts, come traspare dal verbale del 7 marzo, consisteva nell’istituzione di due zone di contenimento: una rossa (in Lombardia e altre 14 province che avevano registrato un maggior numero di contagi), un’altra meno restrittiva nel resto d’Italia. Di fatto questa linea guida fu seguita proprio nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo, quando una fuga di notizie anticipata scatenò il panico tra i meridionali residenti al Nord. Passarono poi solo due giorni e il lockdown fu esteso a livello nazionale. Sostanzialmente il governo rispettò le linee guida originarie del Cts, che aveva raccomandato come minimo l’applicazione delle misure restrittive in Lombardia e nelle altre province, senza però escludere che le stesse potessero essere estese anche al resto d’Italia.
C’è poi da considerare che il Dpcm del 9 marzo non cita una riunione del Cts effettuata nelle ore intercorse tra il 7 e il 9 marzo, quindi è molto presumibile che il governo abbia assunto questa decisione in totale autonomia, senza il parere del Cts (ma questo non significa che il Comitato fosse contrario, o almeno questo non traspare con evidenza dai verbali).
Non tutti i verbali sono stati pubblicati?
Questo è l’elemento più controverso al momento che riguarda la pubblicazione dei verbali, i quali, lo ricordiamo, non sono stati pubblicati tutti. Ci si domanda dunque se esista un verbale riguardo l’eventuale zona rossa della Val Seriana, questione attorno alla quale c’è un rimbalzo di accuse tra Regione Lombardia e governo, ma soprattutto ci si domanda perché non siano stati pubblicati tutti i verbali, ovvero quelli relativi anche ad altre riunioni intercorse nel periodo d’emergenza. A tal proposito si attendono chiarimenti.
Verbali Comitato tecnico scientifico in pdf
Qui il link per consultare tutti e cinque i verbali delle riunioni pubblicate dalla Fondazione Luigi Einaudi e disponibili sul loro sito.
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