Incidente Cuneo nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 agosto 2020. È successo in Valle Grana, nei pressi del comune di Castelmagno, sulla strada che conduce al monte Crocette verso il rifugio Maraman. L’incidente ha riguardato un solo veicolo che però aveva ben 9 persone bordo e il bilancio emerso dall’incidente è tra i più drammatici. 5 morti, tutti giovanissimi, e 4 feriti. L’incidente è avvenuto in una strada di montagna, a oltre 1.000 metri di altitudine, verso la località Alpe Chastlar. I quattro feriti non sono in pericolo di vita. Il veicolo coinvolto nell’incidente è un Land Rover Defender.
Incidente Cuneo: chi sono le vittime e i feriti
Purtroppo l’età delle vittime è molto giovane: tutti avevano dagli 11 ai 24 anni e tra loro quattro ragazzi e una ragazza. Il più grande (24 anni) risponde al nome di Marco Appendino, residente a Savigliano. Le altre vittime erano due fratelli (Nicolò ed Elia Martini, rispettivamente di 17 e 11), Samuele Gribaudo (14 anni), mentre la ragazza si chiamava Camilla Bessone e aveva 16 anni. I quattro feriti sono due ragazzi e due ragazze e non risultano gravi, anche se due di loro (uno di 24 anni e uno di 17 anni) sono in codice rosso e trasferiti rispettivamente al Cto di Torino il primo (cosciente, ha riportato un trauma che avrà bisogno di un’operazione per stabilizzare la colonna vertebrale) e presso l’ospedale Santa Croce di Cuneo il secondo.
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La commozione del sindaco
“In una notte abbiamo perso il 50% dei giovani del nostro comune”, ha dichiarato il sindaco di Castelmagno Alberto Bianco, come riportato da Il Messaggero. “Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c’erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due”. Non è stato un incidente dovuto a un bicchiere di troppo, ma solo a una distrazione, come hanno detto i carabinieri. “Quel Defender, su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo. Quei ragazzi, poi, li conoscevo benissimo: erano bravi ragazzi, lavoratori”.
“Di fronte alla tragedia di Castelmagno restiamo in silenzio” hanno dichiarato in una nota congiunta Marco Bussone e Lido Riba, presidenti rispettivamente di Uncem nazionale e Uncem Piemonte. “Commossi, sospendiamo parole e tutti gli aggiornamenti dei canali istituzionali di comunicazione Uncem. Ci uniamo alle famiglie, alle comunità, ai colleghi amministratori dei Comuni. Questa tragedia è di tutte le comunità delle montagne italiane”.
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