Riapertura scuole a settembre: le indicazioni dell’Associazione Presidi
Riapertura delle scuole a settembre: l’Associazione nazionale dei Presidi prepara un Vademecum, ad anticiparne il contenuto è stato il Sole 24 Ore
Riapertura delle scuole a settembre: l’Associazione nazionale dei Presidi prepara un Vademecum, ad anticiparne il contenuto è stato il Sole 24 Ore sul proprio sito. Le regole per il ritorno in aula a meno di un mese dalle deadline fissate dal Miur.
Riapertura scuole: il vademecum dell’Associazione dei presidi
Riapertura scuole a settembre: il ritorno in aula è stato fissato dal Miur per il 14 settembre 2020, d’altra parte, già giorno 1 settembre partiranno i corsi di recupero. Sempre più vicino, dunque, un momento fondamentale, non solo per il comparto istruzione, tuttavia, le regole da rispettare non sembrano chiare per tutti. Per questo motivo i Presidi hanno stilato un vademecum di “auto-aiuto” per le autorità scolastiche che servirà, innanzitutto, ad orientarsi nella selva dei regolamenti varati per contenere i contagi.
“È un documento snello, riassuntivo e dal carattere pratico per aiutare i colleghi che, dopo aver letto una pletora di documenti verbosi e anche un po’ evocativi, hanno bisogno di indicazioni concrete” così lo ha descritto Antonello Giannelli, Presidente dell’Anp riferendosi al Piano scuola 2020/21, il Protocollo per la riapertura in sicurezza, l’Ordinanza per la didattica digitale integrata, le Linee guida 0-6, oltre ai verbali del Cts, le diverse circolari ministeriali e le note degli uffici scolatici territoriali.
Le regole da rispettare e i nodi da sciogliere
Riapertura scuole a settembre: prima regola fissata per il ritorno in aula riguarda le mascherine. Devono indossarla per accedere a scuola tutti, dai 6 anni in su. Gli studenti, una volta in classe, possono abbassarla se è possibile rispettare il distanziamento di sicurezza di un metro (per rimetterla quando questo viene a mancare). Detto ciò, bisognerà tenere una distanza minima di un metro in tutti i locali scolastici senza esclusione alcuna (in palestra il distanziamento sale a due metri): tale distanza va calcolata da bocca a bocca.
Non ci saranno i termoscanner all’ingresso degli istituti: la temperatura dovrà essere presa a casa e non si potrà andare a scuola se supera i 37,5 gradi, inoltre, ogni istituto dovrà scegliere un medico per il monitoraggio dell’attuazione delle misure di sicurezza e provvedere all’aerazione e alla sanificazione dei locali scolastici con regolarità. La refezione scolastica dovrà essere modulata in turni e solo utilizzando strumenti monouso. Soltanto per le scuole superiori si predisporrà la didattica a distanza di complemento alle lezioni in presenza: ai presidi si lascia ampia libertà sulla sua articolazione.
Riapertura scuole a settembre: detto ciò, restano ancora diversi nodi da sciogliere rispetto al ritorno in aula. Per esempio, quando arriveranno i nuovi banchi? Per le forniture sembra si dovrà attendere fino alla fine di ottobre, oltre un mese dopo la deadline prevista. Sulla stessa linea, ancora da capire se i supplenti che prenderanno servizio il prossimo anno scolastico basteranno a sopperire alle esigenze delle scuole in attesa delle assunzioni promesse dal Ministro Azzolina. Infine, dopo quanti casi positivi in un singolo istituto si procederà alla sua chiusura? Un documento operativo di prossima pubblicazione da parte del Miur dovrebbe rispondere alla domanda.
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