Cesare Romiti è morto nella sua casa di Milano: aveva 97 anni. Una scomparsa che lascia un vuoto nella storia aziendale italiana, visto il suo ruolo di primo piano nelle dirigenze dei più importanti gruppi italiani, in primis la Fiat. Andiamo a riepilogare brevemente chi era Cesare Romiti, la sua vita, il suo lavoro, le aziende che diresse e il ruolo di primo piano che occupò nell’ultimo secolo nel nostro Paese.
Cesare Romiti è morto: carriera e vita dell’imprenditore
Cesare Romiti nasce a Roma nel 1923 e, dopo il diploma in ragioneria, nel 1945 prende una laurea in Scienze economiche e commerciali: durante questo periodo, per mandare avanti al famiglia dopo la morte precoce del padre, Romiti lavora di giorno e studia di notte, ma alla fine si laurea a pieni voti. In seguito inizia la sua vita lavorativa, girando per diverse aziende e iniziando, nel 1947, per il Gruppo Bombrini Parodi Delfino di Colleferro: qui occupò il ruolo di direttore finanziario. Ventuno anni più tardi, dopo la fusione tra il citato Gruppo e la Snia Viscosa, diventa direttore generale di quest’ultima. La fusione tra le due aziende è un punto di svolta nella sua vita lavorativa, perché gli permette di recarsi a Milano, frequentare Mediobanca e conoscere Enrico Cuccia.
È il 1970 e Romiti diventa direttore generale dell’IRI e quindi amministratore delegato di Alitalia. Dopo una breve parentesi alla Italstat, consigliato da Cuccia, nel 1974 entra nella Fiat. Due anni più tardi viene nominato amministratore delegato con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti, mentre nel 1980 assume il ruolo di amministratore delegato unico visto che i fratelli Agnelli passano ad altro dopo le pressioni per alcune dichiarazioni alla stampa e soprattutto per la situazione debitoria, diventando presidente del gruppo automobilistico dal 1996 al 1998. Proprio in quest’ultimo anno esce dalla Fiat e, dopo ben venticinque anni di attività, guadagna una buonuscita di 105 miliardi di lire e ulteriori 99 miliardi di lire per il patto di non concorrenza.
Dopo la Fiat
Uscito dalla Fiat, Romiti rifiuta un’offerta della Zanussi e poi la chiamata di Silvio Berlusconi e si mette in proprio, dirigendo la società finanziaria Gemini, controllante RCS, azienda della quale Romiti diventa presidente dal 1998 al 2004, per poi diventare presidente onorario della società. Inoltre diventa presidente anche di Impregilo, la nota società di costruzioni e nel 2005 entra in Aeroporti di Roma. Nel 2003 Romiti ha anche fondato la Fondazione Italia-Cina, di cui è stato presidente dal 2004.
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La vita privata
Cesare Romiti è stato sposato con Luigia (Gina) Castaldi, morta nel 2001. Lascia due figli: Maurizio, nato nel 1949, e Piergiorgio, nato nel 1951.
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