Ne avevamo già parlato, in particolare con riferimento alla categoria degli avvocati: ora il bonus destinato ai liberi professionisti, per sostenerli contro il calo del volume d’affari, scaturito dal lockdown e quindi dalla chiusura forzata delle attività lavorative, sarà aumentato. Ci riferiamo all’originario bonus, relativo al mese di maggio 2020, che passa da 600 euro ad un bonus 1000 euro per i liberi professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria di diritto privato. Vediamo allora più nel dettaglio questa novità.
Il citato bonus 1000 euro sarà assegnato in via automatica a chi ne ha già usufruito; mentre gli altri dovranno redigere domanda ad hoc. Si tratta di una novità contenuta all’art. 13 del Decreto Agosto n. 104 del 2020, che prevede “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia“, con rinvio al decreto interministeriale del 29 maggio 2020.
Secondo le intenzioni dei promotori, si tratta di un intervento corposo a favore dei titolari di partita Iva, dato che 530 milioni di euro è il totale degli stanziamenti previsti per circa 530.000 professionisti di vari settori, tra cui architetti, notai, avvocati e tanti altri. Tale somma è stata in parte recuperata dal Decreto Rilancio ed in parte dal Cura Italia.
Come sopra accennato, chi ha già usufruito del detto bonus (pari a 600 euro) per i mesi di marzo ed aprile, vedrà l’accredito della somma in automatico, con bonifico sul c/c; gli altri dovranno fare apposita domanda entro e non oltre il trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore del menzionato Decreto Agosto, vale a dire entro il 16 settembre 2020.
La domanda per il bonus 1000 euro va fatta alla cassa di previdenza, indicando obbligatoriamente identità, codice fiscale ed Iban.
Tuttavia, per avere diritto al bonus 1000 euro non basta soltanto essere liberi professionisti, essendo necessari alcuni requisiti legati alla riduzione, cessazione o sospensione dell’attività di lavoro durante la fase emergenziale. Vediamoli in sintesi:
- per quanto riguarda la “cessazione dell’attività“, essa consiste nella chiusura della partita Iva nel lasso di tempo tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020; ora quest’ultimo termine è stato però allungato fino al 30 maggio;
- per quanto riguarda la “riduzione o sospensione dell’attività” di libero professionista, il titolare di partita Iva deve far emergere una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020 – causa coronavirus – rispetto al reddito del primo trimestre dell’anno precedente.
In conclusione, va altresì ricordato che il libero professionista che intende accedere al bonus 1000 euro, deve dichiarare nell’istanza di non ricevere altri sussidi e misure di sostegno previste nella fase emergenziale. Inoltre non deve essere titolare di pensione o lavoratore subordinato a tempo indeterminato.
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