Alexei Navalny: chi è il politico ricoverato per presunto avvelenamento
Alexei Navalny è ricoverato in terapia intensiva e attaccato a un ventilatore dopo aver bevuto del tè che si presume essere avvelenato. Ecco chi è.
Dissidente, politico, attivista e blogger in Russia: Alexei Navalny, leader dell’opposizione, non ha mai risparmiato attacchi a Vladimir Putin e ne ha pagato, fisicamente, le conseguenze. Non solo nella giornata di oggi, visto che è stato ricoverato in terapia intensiva dopo aver bevuto del tè caldo che si presume essere stato avvelenato, ma anche qualche anno fa fu vittima di una brutta aggressione.
Alexei Navalny è in coma: ecco perché
Alexei Navalny è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale di Omsk ed è incosciente. Al momento la causa più probabile è quella dell’avvelenamento, anche se dall’ospedale ancora non confermano ufficialmente perché stanno vagliando tutte le ipotesi. La portavoce di Navalny, Kira Yarmish, ne è però certa: la donna ha spiegato che il politico stava volando verso Mosca dalla Siberia e proprio in aereo si è sentito male. La Yarmish è sicura: “ha un avvelenamento tossico ed è in terapia intensiva”. L’ipotesi è che il veleno sia stato mescolato nel suo tè, visto che è l’unica cosa che ha bevuto la mattina. “I medici dicono che il veleno è stato rapidamente assorbito mediante il liquido caldo”, per poi annunciare che Navalny è in coma e in gravi condizioni. “Non ci sono ancora i risultati dei test”, ma la Yarmish è certa che sia stato avvelenato. “La reazione evasiva dei medici conferma solo che si tratta di avvelenamento. Solo due ore fa erano pronti a condividere qualsiasi informazione e adesso stanno chiaramente prendendo tempo e non dicono quello che sanno”.
La voce opposta è ovviamente quella dei medici, che non si dicono certi dell’avvelenamento. È un’ipotesi allo studio, tra le diverse teorie che stanno prendendo in considerazione.
Chi è Alexei Navalny
Alexei Navalny nasce a Butyn, il 4 giugno del 1976. Segretario del Partito del Progresso e presidente della Coalizione Democratica, ha sostituito alla leadership Boris Nemcov, assassinato nel febbraio 2015. La sua carriera politica inizia abbastanza presto, dopo gli studi universitari e si avvale di diverse esperienze, tutte accomunate dai principi che contraddistingueranno la sua politica: dall’opposizione al nazionalismo estremo ai sentimenti anti-xenofobi e anti-razzisti. Va considerato che Navalny è l’unico favorevole ai matrimoni tra omosessuali. Ed è uno dei principali esponenti della politica russa che si batte costantemente contro la corruzione: dal suo blog di successo, infatti, intraprese un importante percorso di critica contro il presidente russo Vladimir Putin. Dal 2011, infatti, organizza e partecipa a manifestazioni contro la corruzione e le politiche di Putin.
Entra dunque nel vivo della politica, conseguendo risultanti importanti, soprattutto nel 2019 alle Elezioni alla Duma di Mosca, con i candidati di Voto Intelligente che prendono più voti di Russia Unita. Navalny dichiarò che l’ideologia di Putin “è il Putinismo” e che il presidente “come dittatore impone allo stato tutto quello che le viene in testa che gli piace di più”. Altra sua importante dichiarazione: “La corruzione con Eltsin era un problema, con Putin è diventata sistema”.
Navalny è stato arrestato più volte per via delle manifestazioni da lui organizzate e partecipate in opposizione alle politiche di Putin e alla corruzione in generale. Navalny è stato perseguito anche per altri fatti (come l’appropriazione indebita). Secondo alcune associazioni, tuttavia, solo a causa della sua attività politica piuttosto che per il fatto in sé.
Nel 2017 un gruppo di aggressori lo attese fuori dal suo ufficio e gli lanciò sul viso una tintura verde utilizzata come disinfettante: l’incidente lo ha reso cieco da un occhio.
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