Pensioni ultime notizie: con Quota 100 si potrà andare in pensione una volta raggiunti 62 anni di età e 38 anni di contributi, ma solo fino al 31 dicembre 2021. A partire dal 1° gennaio 2022 ci sarà una riforma del sistema previdenziale, sebbene al momento non è ancora possibile sapere alcun dettaglio su come sarà, ma solo prospettare scenari ipotetici. Tra Quota 41 per tutti ed età pensionabile a 62 anni ma con forte penalizzazione sull’assegno, stando alle ultime indiscrezioni, sembra essere privilegiata questa seconda strada. In ogni caso, a causa del Covid-19, della crisi economica in arrivo e della voglia di poter usufruire di una misura che andrà in scadenza alla fine del prossimo anno e non verrà mai più rinnovata, può essere utile riepilogare come calcolare l’assegno previdenziale.
Pensioni ultime notizie: accesso Quota 100, come calcolare i 38 anni di contributi
Ad esempio, nel settore privato si parla spesso di regola dei 35 anni. Si tratta di una norma che riguarda il calcolo contributivo utile per l’accesso alla pensione, con un conteggio di 35 anni di contributi effettivi. Sostanzialmente la normativa generale su Quota 100 vuole che nel montante contributivo di 38 anni si possano conteggiare anche i contributi volontari, così come quelli figurativi o quelli da riscatto. Per i dipendenti del settore privato, tuttavia, esiste anche la regola dei 35 anni, che rappresenta il limite minimo contributivo da raggiungere al netto dei periodi di malattia e disoccupazione. Quindi significa che se nei 38 anni di contributi sono compresi oltre 3 anni di malattia in tutto, il dipendente privato non potrà conteggiarli interamente. Per ulteriori dettagli si rimanda alla circolare Inps n. 11/2019, che potete leggere cliccando su questo link.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it