Il caso Tedesco: qualcosa sta cambiando?
[ad]Esaminando la composizione del voto in Giunta, tuttavia, si aprono ampi margini di considerazione e riflessione per come il voto è stato raggiunto.
Nella tabella che segue vengono riportati i dettagli della votazione della giunta; poiché la mozione – relatore Balboni (PdL) – riguardava il rifiuto all’arresto ed i voti sono riferiti al parere dei membri della giunta rispetto alla mozione stessa, i voti indicati come “favorevoli” sono da intendersi come contrari all’arresto di Tedesco e viceversa.
Contrari | Favorevoli | Astenuti | Assenti |
Adamo (PD) | Balboni (PdL) | Follini (PD) | Izzo (PdL) |
Casson (PD) | Fazzone (PdL) | Mazzatorta (LN) | |
D’Alia (UdC) | Malan (PdL) | Torri (LN) | |
Leddi (PD) | Mugnai (PdL) | ||
Legnini (PD) | Orsi (PdL) | ||
Li Gotti (IdV) | Piscitelli (CN) | ||
Lusi (PD) | Saro (PdL) | ||
Marinaro (PD) | Sarro (PdL) | ||
Mercatali (PD) | Tancredi (PdL) | ||
Sanna (PD) |
Come si vede la vittoria del fronte dei contrari alla mozione è stata risicata, per 10 a 9, ed è stata possibile solo per la concomitanza di alcuni fattori fondamentali.
Da un lato l’opposizione ha dimostrato straordinaria compattezza: a parte Follini, presidente della giunta, tutto il PD ha votato compatto contro la mozione, e ai voti democratici si sono aggiunti quelli di tutta l’opposizione, IdV e UdC. Dall’altro lato la maggioranza si è spaccata tra un PdL che – a parte l’assente Izzo – ha votato a favore della mozione e una Lega Nord che al momento del voto ha abbandonato l’aula.
In realtà ogni gruppo parlamentare era pienamente consapevole del fatto che il voto sarebbe stato, proprio per le sue caratteristiche, un osservato speciale tra i più attenti analisti politici italiani, e aveva messo in atto strategie volte a capitalizzare il massimo consenso mediatico in una gara in cui il senatore Tedesco aveva ormai ben poco a che vedere.
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