Una serie di controlli fiscali ripartirà a settembre 2020. Nonostante l’emergenza sanitaria abbia un po’ stravolto diversi calendari e scadenze, soprattutto relative agli adempimenti fiscali (ivi compresi i controlli del fisco), in autunno si cercherà di ripartire con alcune verifiche fiscali. Il governo ha ritardato e fatto slittare alcuni accertamenti per venire incontro a contribuenti privati e imprese con problemi di liquidità, prorogando alcuni controlli più in là, ma a partire da settembre ripartiranno alcuni accertamenti, soprattutto in merito all’evasione delle tasse.
Controlli fiscali settembre 2020: cosa è rinviato al 2021 e cosa no
Come stabilito dal decreto agosto, non si vuole pesare sulle tasche dei contribuenti in questo periodo di difficoltà economica, ma negli ultimi mesi del 2020 scatteranno comunque degli accertamenti, quelli definibili come “urgenti e indifferibili” che hanno a che vedere con la rilevanza penale e che richiedono una notifica tempestiva dell’atto impositivo. Infatti, stando a quanto riferisce Il Sole 24 Ore è possibile che nei prossimi mesi siano notificati gli atti impositivi relativi al recupero delle tasse evase, indifferentemente dall’entità dell’importo.
Ciò che riprenderà senza interruzioni e tornerà così alla normalità saranno i controlli su imprenditori e liberi professionisti: tali accertamenti, in realtà, sono già partiti questa estate.
Più tempo lo prenderanno le scadenze legate agli adempimenti di riscossione. Il termine ultimo originario era stato infatti fissato al 31 agosto, ma il decreto agosto ha determinato uno slittamento dello stesso al 15 ottobre, che è anche la data di fine dello stato d’emergenza nel Paese, salvo ulteriori proroghe causate da una nuova emergenza sanitaria. Quanto appena detto significa che le 6,7 milioni di cartelle esattoriali saranno inoltrate a partire dal 16 ottobre.
Nuovo slittamento previsto per atti di accertamento, irrogazione delle sanzioni, recupero crediti, liquidazione: la notifica dovrà arrivare nel 2021, anche se le scadenze saranno prima del 31 dicembre 2020.
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