Coronavirus ultime notizie: il governo ha un piano tamponi, quello di effettuarne 300 mila al giorno. Un numero astronomico se si pensa ai quasi 100 mila attuali (e si esulta quando si sfiora la terza cifra). Sostanzialmente tre volte di più di quanto si sta facendo adesso. Ecco le parole di Crisanti e Galli sul tema, senza prima dimenticare il bollettino aggiornato al 30 agosto 2020.
Coronavirus ultime notizie: bollettino aggiornato al 30 agosto 2020
L’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile nel pomeriggio di domenica 30 agosto 2020 cita 1.365 casi in più registrati nelle ultime 24 ore, contro i 1.444 segnalati il giorno precedente, per un totale di 268.218 casi da inizio pandemia. Cresce di 312 unità il numero dei guariti, per un totale di 208.536 persone, mentre le vittime registrate nelle ultime 24 ore sono 4, 3 in più del giorno precedente, per un totale di 35.477 vittime. I casi attualmente positivi nel nostro Paese sono 24.205, di cui 22.868 in isolamento domiciliare in quanto asintomatici, 1.251 ricoverati con sintomi nei reparti ospedalieri e 86 persone ricoverate in terapia intensiva, 7 in più del giorno precedente, proseguendo un trend in costante crescita. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 81.723 tamponi, per un totale di 8.591.341 tamponi effettuati da inizio pandemia.
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Obiettivo 300 mila tamponi al giorno
Il microbiologo Andrea Crisanti ha affermato al Corriere del Veneto di essere stato convocato dal governo per la realizzazione di uno studio per un piano nazionale di sorveglianza sul coronavirus con il fine ultimo di quadruplicare il numero attuale dei tamponi effettuati, fino ad arrivare a 300 mila tamponi al giorno. In base alle prime stime è prevista una spesa preliminare di 40 milioni, più 1,5 milioni al giorno. Cosa fare per affrontare la nuova ondata di casi positivi, è stata la richiesta del ministro d’Incà e del sottosegretario Sileri rivoltagli. “Il mio piano prevede di attivare 20 nuovi laboratori in ogni Regioni, in grado di arrivare a processare 10 mila tamponi al giorno”.
Sui numeri gli dà ragione il direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano e professore ordinario della Statale Massimo Galli, che al Fatto Quotidiano ha detto: “Adesso stiamo trovando più asintomatici perché li stiamo cercando, specie chi torna dalle ferie, ma non ci sono solo Grecia, Spagna, Malta e Croazia più la Sardegna”. Bisogna guardare anche a casa nostra. Gli asintomatici, infatti, rappresentano “il serbatoio di distribuzione del virus verso i più fragili. Se non li cercassimo potremmo trovarci di nuovo con l’infezione dispersa in tutti gli strati della popolazione e rischieremmo di ripopolare le rianimazioni”. Per Galli l’investimento sopraccitato dovrebbe essere sostenuto. “Penso che al momento un potenziamento di questo tipo non sia evitabile. Dobbiamo adeguare la nostra capacità diagnostica a quella di Paesi vicini per cultura e composizione sociale come Francia e Spagna”.
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