Le ultime notizie sui contratti a termine riguardano i dati sulle assunzioni e non possono che non essere buoni. L’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, ha stravolto un po’ tutto, oltre alle scadenze fiscali e ai vari adempimenti, agli eventi ludici e sportivi, anche il mondo del lavoro ha dovuto subire conseguenze decisamente importanti. L’Inps ha reso noto che è stato pubblicato l’Osservatorio sul precariato con i dati di maggio 2020 e ha dunque fornito dati molto importanti, quasi drammatici nelle loro flessioni, ma inevitabili visto che si parla del post-lockdown.
Contratti a termine e lavori stagionali: forte calo a maggio 2020
Stando al report le assunzioni nel settore privato nei primi cinque mesi del 2020 sono state complessivamente 1.794.749. Rispetto ai primi cinque mesi del 2019 la flessione è stata piuttosto forte, registrando un -43%. La causa, ovviamente, è la pandemia, nonché le relative misure restrittive, come il lockdown, l’obbligo di chiusura delle attività non essenziali, la generale e profonda caduta di produzione e consumi.
Andando a vedere nel dettaglio, si scopre che la flessione è stata particolarmente significativa nel mese di aprile, dove è stato segnato un -83%, mentre a maggio c’è stato un lieve miglioramento, con una contrazione della flessione del 27%, arrivando così a un -57%. La contrazione ha riguardato ogni tipologia contrattuale, in particolar modo le assunzioni con contratto di lavoro a termine, comprendente quindi i contratti stagionali, di lavoro intermittente, somministrati e a tempo determinato.
Trasformazione contratto tempo determinato e apprendistato: i dati Inps a maggio 2020
Per quanto riguarda la trasformazione del contratto da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020, questa ha riguardato 229.468 rapporti di lavoro, in calo rispetto allo stesso periodo del 2019 del 31%, con un -43% registrato a maggio. Nei primi cinque mesi del 2020 le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano ancora in crescita, segnando un +12%, mentre a maggio la variazione rispetto al corrispondente mese del 2019 è risultata negativa (-5%). Nel complesso le cessazioni hanno riguardato 1.972.498 rapporti di lavoro, in calo rispetto allo stesso periodo nel 2019. La diminuzione è stata accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel trimestre marzo-maggio 2020 (-47%), a causa dell’introduzione del blocco dei licenziamenti nel Decreto Cura Italia.
Lavoro occasionale e Libretto Famiglia
Calati inevitabilmente anche i rapporti di lavoro occasionale, con 9.516 in totale a maggio 2020, -50% rispetto allo stesso periodo del 2019 e con un importo medio mensile lordo di 234 euro. Aumentati i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia: 147.204 a maggio 2020, ovvero +1.461% rispetto a maggio 2019, anche e soprattutto a causa dell’introduzione del bonus baby sitter, pagabile per l’appunto tramite Libretto Famiglia. Sotto questo aspetto l’importo medio lordo mensile è stato di 561 euro.
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