Bonus sanificazione 2020: scadenza e importo domanda, come farlo
Bonus sanificazione 2020: incentivo in scadenza a breve; mentre si avvicina la deadline, l’Agenzia delle Entrate fornisce nuove delucidazioni
Bonus sanificazione 2020: incentivo in scadenza a breve; mentre si avvicina la deadline per fare richiesta, l’Agenzia delle Entrate fornisce nuove delucidazioni sulle modalità di accesso al credito di imposta per chi vuole fare domanda. Ecco quello che c’è da sapere.
Bonus sanificazione: scadenza domande tra una settimana
Bonus sanificazione 2020: ormai prossima la scadenza entro cui fare richiesta per l’incentivo. Infatti, la deadline è stata fissata al prossimo 7 settembre. Meno di una settimana dunque per fare domanda (esclusivamente in via telematica); nel frattempo, l’Agenzia delle Entrate ha emanato una nuova circolare – la numero 25/E del 20 agosto 2020 – per chiarire alcuni aspetti sulle modalità di accesso al credito di imposta del 60%.
Chi può fare richiesta e importi
Per ricapitolare, potranno fare domanda per il bonus sanificazione tutti i titolari di partita Iva esercenti attività d’impresa, artigiani e professionisti, enti non commerciali del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti entro e non oltre il 7 settembre 2020. Fino alla stessa data si potrà inviare una nuova richiesta a sostituire completamente quella già inviata oppure una comunicazione di rinuncia al credito di imposta richiesto in precedenza. L’Agenzia delle Entrate prevede di comunicare ai richiedenti l’ammontare del credito di imposta riconosciuto giorno 11 settembre 2020. Il credito di imposta relativo al bonus sanificazione è pari al 60% delle spese sostenute (per come indicate nella domanda) fino a un massimo di 60mila euro.
Necessaria una certificazione per gli operatori del settore
Bonus sanificazione: come si diceva, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito due importanti precisazioni a proposito dell’incentivo. Innanzitutto, gli operatori professionisti del settore sanificazione dovranno entrare in possesso di una certificazione che attesti la coerenza dell’attività svolta con il Protocollo per la sanificazione stilato da governo e parti sociali. Inoltre, sempre dall’AdE si sottolinea che non rientrano nelle spese coperte dal bonus quelle sostenute per la pulizia ordinaria dei condizionatori a differenza di quelle volte ad aumentare la capacità filtrante del ricilcolo (sostituzione dei filtri con altri di classe superiore).
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it