È morto lo storico dell’arte nonché noto volto televisivo Philippe Daverio. Si è spento a Milano a causa di un tumore: avrebbe compiuto 71 anni il 17 ottobre.
Philippe Daverio: una lotta in silenzio
Philippe Daverio è morto tra martedì 1 e mercoledì 2 settembre 2020. A diffondere la notizia è stata la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah: “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che è mancato stanotte” ha dichiarato all’Ansa. Si è spento all’Istituto tumori di Milano. Pare che fosse ammalato da anni ma non aveva parlato praticamente a nessuno della sua lotta contro il male.
La biografia e la carriera del divulgatore
Philippe Daverio è nato il 17 ottobre del 1949 nella città alsaziana di Mulhouse da Napoleone Daverio, italiano, e Aurelia Hauss, francese. Philippe, quarto di sei figli, aveva quindi sia la cittadinanza italiana che quella francese. Dopo essere cresciuto in collegio a Varese, prova a studiare economia a Milano: non si laurea dopo aver sostenuto tutti gli esami. Nel 1975 segue la passione di tutta la sua vita, l’arte, e apre una galleria in Via Monte Napoleone a Milano.
Il volto di Philippe Daverio diventò noto al grande pubblico, però, nel 1999 quando apparve nel programma di Rai 3 Art’è, nel 2000 passo alla conduzione della trasmissione Art.tù. Sempre sulla terza rete Rai ha condotto il programma Passpartout per ben 10 anni, dal 2002 al 2012. Alla carriera di studioso, divulgatore e docente, ha affiancato l’impegno in politica: dal 1993 al 1997 è stato assessore con delega a Cultura, Tempo Libero, Educazione e Relazioni Internazionali nella giunta Fomentini del Comune di Milano.
Nel corso degli anni, però, Philippe Daverio è stato al centro anche di alcune controversie: per esempio, nel 2019, quando venne accusato di aver votato per eleggere a “borgo dei borghi” il comune di Bobbio (Piacenza), di cui risultava anche cittadino onorario da un anno, in luogo di Palazzolo Acreide (Siracusa). Dalla polemica sorta a seguito delle proteste di diversi esponenti politici siciliani, Daverio si difese pronunciando anche alcune uscite decisamente infelici sul popolo isolano, salvo poi scusarsi poco dopo.
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