Era probabilmente inevitabile, guardando alla ripresa dei contagi in atto da qualche settimana, e gli ultimi sondaggi politici di SWG lo testimoniano, gli italiani stanno tornando ad avere paura del virus. Risalgono sopra il 50%, al 51%, quelli che pensano sia probabile contrarlo. Sono ora il 51%. E al 27% quelli che si dicono molto preoccupati. Il 59% lo è invece abbastanza. A luglio queste percentuali erano scese ai minimi dopo i picchi di marzo.
Sondaggi politici SWG: ritorna la preoccupazione per il coronavirus
Diminuisce parallelamente la quota di quanti ritengono che rispetto ai mesi scorsi si corre un minor pericolo di morire se ci si ammala. Erano il 68% a giugno, sono il 51% ora. Rimangono tanti, il 77% quelli che pensano che ora si fa più facile individuare i focolai, ma due mesi fa erano il 45%. Mentre sono solo il 45%, contro il 59% precedente, quelli che ritengono il virus meno pericoloso. Il 38% poi pensa che il maggiore fattore di rischio è costituito dagli immigrati.
Cresce l’adesione alle mascherine
A dimostrazione della consuetudine ormai degli italiani con il virus vi è l’adattamento al distanziamento. Per il 57% secondo i sondaggi politici di SWG è ormai normale tenere la distanza di un metro dalle altre persone, mentre per il 30% è qualcosa cui prestare la massima attenzione. Ai minimi, al 13%, quelli che vivono la cosa come una imposizione e che trovano difficile fare.
Sondaggi politici – Una conferma di tale atteggiamento viene dall’approccio alla mascherina. Per il 60% è giusto indossarla anche all’esterno. Solo il 45% la pensava in tal modo ai primi di luglio. Altissima poi la percentuale di coloro che la ritengono utile frequentando amici e conoscenti, il 77%, sul luogo di lavoro, l’88%, nei negozi, il 94%, e sui mezzi pubblici, l’89%.
Questi sondaggi politici sono stati svolti da SWG tra il 26 e il 28 agosto su 800 intervistati con metodo CATI-CAWI-CAMI