Se si dovesse votare oggi alle Regionali di settembre, il centrodestra batterebbe il centrosinistra per 4 a 2. A sostenerlo sono i sondaggi elettorali Tecnè realizzati per Quarta Repubblica. Sono quattro le Regioni in cui il risultato non sembra essere in discussione: Veneto, Liguria, Campania e Marche. In Veneto, il governatore uscente Luca Zaia non ha rivali. Tecnè lo sonda tra il 70% e il 74%. Lontanissimo il candidato di centrosinistra Lorenzoni dato tra il 16% e il 20%. Sotto il 10% tutti gli altri sfidanti. Anche in Liguria il centrodestra vedrebbe confermata la giunta uscente. In questo caso il vantaggio dell’attuale presidente, Giovanni Toti (tra il 53% e il 57%), è di quasi venti punti sul diretto avversario, l’ex giornalista del Fatto Quotidiano, Ferruccio Sansa (tra il 36% e il 40%), sostenuto da Pd e Movimento 5 Stelle. Il candidato di Italia Viva Massardo è terzo e fuori dai giochi.
Sondaggi elettorali Tecnè: Regionali, in Toscana risultato incerto
È forte la possibilità che il centrosinistra perda le Marche: qui il candidato di centrodestra in quota Fdi, Acquaroli (43%-47%) ha 8 punti di vantaggio su Mangialardi del centrosinistra (35%-39%). La partita sarebbe stata più incerta se il pentastellato Mercorelli (13%-17%) avesse accettato la corte del Pd.
L’unica regione in cui il centrosinistra può dormire sonni tranquilli è la Campania. Qui il governatore uscente Vincenzo De Luca gode di un consenso che, secondo i sondaggi elettorali Tecnè, va dal 45% al 49%. Il candidato di centrodestra, Stefano Caldoro, è dato tra il 33% e il 37%. Terza la Cinque Stelle, Ciarrambino (14%-18%).
Le altre due regioni rimanenti, Puglia e Toscana, sono quelle in cui il risultato appare quanto mai incerto. In Toscana, il candidato di centrosinistra Eugenio Giani (43%-47%) ha solo quattro punti di vantaggio sull’avversaria di centrodestra in quota Lega, Susanna Ceccardi (39%-43%). In Puglia, Raffaele Fitto, sostenuto dal centrodestra, è di poco avanti sul governatore uscente del centrosinistra, Michele Emiliano (36%-40%). Anche in questo caso, i voti dei pentastellati avrebbero dato una mano ai dem: Laricchia è infatti data terza con una forbice di voti che va dal 14% al 18%.
Nota metodologica
Allegata alle immagini.
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