Reddito universale di 1.200 euro al mese per tre anni: come funziona l’esperimento al via in Germania? Si accede tramite sorteggio e poi si verrà “controllati” per monitorare l’effetto della misura sulla vita dei beneficiari.
Reddito universale: l’esperimento tedesco
Più un esperimento di psicologia sociale che una vera e propria misura di sostegno ai più bisognosi il reddito universale che a breve sarà battezzato in Germania. Il progetto è stato ideato da un’organizzazione senza scopo di lucro, la Mein Grundinkommen, che lo finanzierà con le donazioni fatte da più di 140mila privati: in tutto parteciperanno 1.500 persone. A novembre verranno condotti i colloqui volti a individuare 120 fortunati a cui saranno erogati 1.200 euro al mese per tre anni senza condizioni (da sottolineare che la cifra è appena sopra la soglia di povertà in Germania).
Tuttavia, anche le altre 1.380 persone che non riceveranno il sussidio, però, continueranno a partecipare all’esperimento. Infatti, sia i 120 cui verrà erogato l’assegno sia gli altri 1.380 che non lo riceveranno saranno attentamente monitorati per valutare l’impatto – anche e soprattutto psicofisico – che l’erogazione regolare della cifra ha sulle loro vite: ogni sei mesi dovranno compilare un questionario e rispondere alle domande che gli verranno poste dai ricercatori.
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Quali potrebbero essere i risultati?
Secondo molti studiosi l’erogazione di un reddito universale ha un impatto decisamente benefico sulla vita di chi lo riceve: almeno questo è ciò che mostrano ricerche simili a quella che a breve partirà in Germania condotte in Canada (dove è stato sospeso a causa dei costi dopo due mesi) e in Finlandia (560 euro al mese legati alla frequentazione di corsi professionali). La sicurezza di un reddito del genere non solo libererebbe i beneficiari dall’ansia ma li motiverebbe anche nella ricerca di un lavoro che ne consentirebbe la crescita personale e non solo professionale.
“Finora il dibattito su questo tema si è sviluppato come un salotto filosofico nei tempi buoni e una guerra santa in quelli meno buoni – ha spiegato il responsabile del progetto Jürgen Schupp alla rivista Spiegel – possiamo migliorarlo rimpiazzando questi stereotipi con una serie di dati che derivano dall’osservazione empirica”. I detrattori di ricerche di questo tipo, d’altra parte, sostengono che l’erogazione di un reddito universale disincentiverebbe la ricerca di un’occupazione oltre che essere decisamente poco sostenibile per le casse di qualunque paese.
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