Scadenza reddito di cittadinanza a settembre 2020: chi resta fuori
Scadenza reddito di cittadinanza a settembre 2020: alcuni percettori del sussidio si apprestano a ricevere l’ultima mensilità visto che la Fase 1 termina al 18esimo mese dalla prima domanda. È possibile non perdere il diritto a ricevere l’assegno? È necessario presentare una nuova domanda. Di seguito i dettagli della procedura.
Reddito di cittadinanza: per chi è in scadenza a settembre 2020
Per alcuni percettori del Reddito di cittadinanza quello di settembre 2020 sarà l’ultimo mese per cui si avrà diritto a ricevere l’assegno. Infatti, la legge che ha introdotto il sussidio prevede una prima fase, che consiste nell’ erogazione di una certa cifra di sostegno al reddito, con termine fissato dopo 18 mesi dall’accoglimento della richiesta (dovrebbe, quindi, seguire una seconda fase con obiettivo inserire il beneficiario nel mondo del lavoro). Posto questo, è chiaro che chi ha cominciato a ricevere l’assegno ad aprile 2019 riceverà l’ultimo assegno, come si diceva, a settembre 2020. D’altra parte, è possibile continuare a ricevere l’assegno: fondamentale è innanzitutto inoltrare una nuova domanda.
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Necessario inoltrare una nuova domanda
Il reddito di cittadinanza è in scadenza tra settembre per circa un milione di percettori: questi ultimi hanno raggiunto il limite di 18 mesi. D’altra parte, inviando una nuova domanda è possibile ricevere il sussidio per ulteriori 18: Il Reddito “può essere rinnovato, previa sospensione dell’erogazione del medesimo per un periodo di un mese prima di ciascun rinnovo”. Insomma, scaduti i 18 mesi, la normativa prescrive che la misura possa essere rinnovato per ulteriori 18 dopo un mese di sospensione prima del rinnovo e, in pratica, della nuova domanda che si dovrà inoltrare, come la prima, attraverso l’apposito canale dell’Inps.
In sostanza, chi riceverà l’ultimo assegno del Reddito a fine settembre (tra giorno 24 e giorno 30) potrà rifare domanda intorno a fine ottobre e, in caso di accoglimento della richiesta, ricevere nuovamente il sussidio già a novembre 2020. Da precisare, però, che al rinnovo il beneficiario sarà tenuto ad accettare la prima offerta di lavoro congrua su tutto il territorio nazionale (il limite di 250 chilometri resta per chi i nuclei familiari con minori o disabili) altrimenti perderà il sussidio.
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