Doveri inderogabili 2020: quali sono e come funzionano per la legge
Potrebbe sembrare banale, ma uno Stato democratico prevede un complesso di diritti e doveri valevoli per ciascun membro della comunità, che vive nel territorio dello Stato stesso. In particolare, qui vogliamo soffermarci su quelli che sono i doveri inderogabili di uno Stato repubblicano come l’Italia. Intendiamo ricordarli perchè ciascun cittadino non deve mai dimenticare che fa parte, in un modo o nell’altro, della vita dello Stato, ovvero di quella che i latini chiamavano res publica (“cosa pubblica”): questa partecipazione, come anche rimarcato in Costituzione, comporta l’attribuzione di diritti inviolabili, ma anche doveri nei confronti dello Stato e dunque della comunità stessa. Vediamo allora quali sono questi ultimi.
Doveri inderogabili: cosa sono?
I doveri inderogabili sono necessari per consentire una vita armonica della comunità, ovvero per garantire relazioni equilibrate tra i membri che la compongono. Giuridicamente, i doveri inderogabili consistono in situazioni che obbligano una persona ad un certo comportamento, al fine di tutelare un interesse riconducibile alla comunità stessa. Traccia dei doveri inderogabili in oggetto si trova, in particolare, all’art. 2 della Costituzione, che sancisce la rilevanza dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Il cittadino italiano si trova insomma a dover rispettare un delicato equilibrio che vede da una parte l’esercizio dei propri diritti e il perseguimento dei propri interessi, ma dall’altra il rispetto di divieti, vincoli, limiti e regole al fine della tutela della collettività. Ogni cittadino deve insomma dare il suo personale apporto e contributo per migliorare la vita dell’intera comunità, con giovamento dunque anche per la sua stessa persona: si tratta del principio di solidarietà tra membri della stessa comunità, di cui all’art. 2 citato.
Quali sono questi doveri?
Come accennato, i doveri inderogabili trovano fondamento in Costituzione. Ma in dettaglio quali sono? Ebbene, lo vediamo qui di seguito:
- doveri di solidarietà economica: in buona sostanza, consistono in quegli obblighi giuridici per i quali l’operatore economico privato non deve adottare comportamenti contrari all’interesse della comunità; in altre parole, va sempre anteposta all’utilità economica del singolo l’utilità della comunità. Tra tali doveri, probabilmente quello più rilevante è quello legato al pagamento di tasse e tributi (art. 53 Cost.), allo scopo di contribuire alla spesa pubblica con cui assicurare sussidi ai meno abbienti e con cui garantire la fruizione dei servizi pubblici. Ricordiamo altresì che detto dovere vale non soltanto per i cittadini italiani, ma anche per gli stranieri che vivono e percepiscono reddito in Italia, dato che analogamente debbono versare tasse e tributi. Vige in materia il principio di capacità contributiva, per cui ciascun individuo è chiamato a versare le tasse in misura proporzionale ai propri redditi;
- doveri di solidarietà sociale: ogni cittadino italiano si impegna, o dovrebbe impegnarsi, a mettersi a disposizione delle persone in difficoltà, garantendo loro assistenza morale e materiale. Chi fa volontariato e si impegna ad aiutare le persone povere nell’ambito di associazioni senza alcun finalità di lucro, certamente osserva pienamente detti obblighi.
- doveri di solidarietà politica: consistono in quegli obblighi che il cittadino deve rispettare per contribuire attivamente alla vita della collettività nella quale è incluso. Pensiamo ad esempio al diritto-dovere di voto (art. 48 Cost) o al dovere di osservare le prescrizioni di legge nei più svariati campi.
In Costituzione troviamo non pochi riferimenti ai citati doveri inderogabili, essendo essi – come ormai chiaro – parte integrante di uno Stato repubblicano e democratico. Tra i tanti che si potrebbero menzionare, ricordiamo qui:
- il diritto-dovere di cercare un lavoro e svolgerlo secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, contribuendo al progresso materiale o spirituale della società (art. 4 Cost.);
- il dovere di frequentare la scuola, formandosi tramite l’istruzione impartita dai professori (art. 34 Cost.);
- il dovere di fedeltà alla Repubblica ed alle sue leggi, specialmente per chi riveste una carica pubblica (art. 54 Cost.);
- il dovere di difesa della Patria (art. 52 Cost.), anche in tempo di pace, come ad esempio in caso di eventi naturali, i cui danni arrecati andrebbero riparati con la collaborazione ed il supporto di ogni cittadino;
- il dovere di educare e mantenere i figli (art. 30 Cost.), valevole per entrambi i genitori.
Concludendo, non si può non notare come la fonte normativa di riferimento, in tema di doveri inderogabili, sia la Costituzione: leggerla attentamente significa capire qual è esattamente il proprio ruolo di cittadino all’interno della comunità, ovvero qual è il complesso di diritti e doveri previsti dalla Costituzione stessa verso ogni individuo. Spetta poi alle leggi ordinarie, dettagliare ulteriormente detti doveri e chiarirne l’applicazione pratica.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS
Hai suggerimenti o correzioni da proporre?
Scrivici a redazione@termometropolitico.it