Cartelle esattoriali: proroga a novembre per covid. Cosa si dovrà pagare

Pubblicato il 7 Settembre 2020 alle 14:40 Autore: Guglielmo Sano
Faldoni

Cartelle esattoriali: proroga a novembre per covid. Cosa si dovrà pagare

In arrivo il rinvio di circa 9 milioni di cartelle esattoriali fino a novembre almeno. Potrebbe essere solo una delle proroghe previste per la loro riscossione; non si esclude nemmeno una speciale campagna di rottamazione. Cosa dice la stampa specializzata sulla misura che potrebbe vedere la luce a breve?

Cartelle esattoriali: proroga allo studio del governo

Sarebbe allo studio del Ministero dell’Economia la proroga di circa 9 milioni di cartelle esattoriali: a seguito dell’emergenza sanitaria ne è stata bloccata la riscossione fino al 15 ottobre (costo dell’operazione per le casse dello Stato di oltre 65 milioni di euro); ora, secondo le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa specializzata, il governo potrebbe scegliere di prolungare tale blocco fino al 30 novembre nel peggiore dei casi (alcune testate riferiscono come i tecnici del Mef starebbero valutando di spostare la deadline addirittura fino al 31 dicembre). È chiaro l’obiettivo che avrebbe una misura di questo tipo: moltissimi contribuenti, in particolare, piccole imprese e Partite Iva non sarebbero in grado allo stato dei fatti di saldare il conto con il fisco a causa dei contraccolpi finanziari del lockdown imposto per limitare i contagi di Covid.

Verso una nuova Pace Fiscale?

Insomma, molti lavoratori, soprattutto autonomi, e Pmi con l’arrivo di una cartella esattoriale in questo momento andrebbero ancora più in difficoltà. Detto ciò, visto che le conseguenze economiche dell’emergenza sono destinate a farsi sentire ancora a lungo, l’esecutivo vorrebbe battezzare, contestualmente alla proroga, un piano di ammortamento strutturale delle cartelle relative al 2019 e al 2020. L’iniziativa potrebbe essere calcata sul modello della Pace fiscale, dunque, consistere in una rottamazione dei crediti a registro. Il destino di una sanatoria di questo tipo dipenderà dai calcoli sui costi per lo Stato; d’altra parte, secondo diversi esperti, scatterà già entro la fine di quest’anno.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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