Test obbligatorio covid per docenti: dove si fa e come funziona
Test obbligatorio covid per docenti: dove si fa e come funziona
Test obbligatorio Covid: confermata lo slittamento dell’apertura delle scuole in Campania. Il governatore De Luca ha poi annunciato che tutto il personale scolastico avrà l’obbligo di sottoporsi a test sierologico. Le parole del Presidente della Regione.
Test obbligatorio covid: riapertura scuola rinviata al 24 settembre in Campania
Test obbligatorio covid: ad annunciarlo lo stesso Governatore della Campania Vincenzo De Luca, accolta la richiesta di scuole e comuni, “non ci sono le condizioni” di sicurezza per far ripartire le lezioni in presenza il 14 settembre, dunque, gli istituti scolastici della regione riapriranno 10 giorni dopo, il 24 settembre.
Insieme allo slittamento dell’inizio del prossimo anno scolastico, la giunta De Luca ha deciso di rendere obbligatorio lo screening sierologico per tutto il personale scolastico. La preoccupazione riguardo a una possibile impennata di contagi una volta riaperte le scuole è cresciuta dopo la campagna di test rapidi condotta, su base volontaria, tra circa 450 insegnanti e personale non docente dall’Ordine dei Medici di Famiglia di Napoli: sono emersi poco più di una ventina di casi positivi asintomatici.
Sierologico per tutto il personale scolastico
Test obbligatorio covid: “Dal punto di vista sanitario renderemo obbligatorio in Campania lo screening sierologico per tutto il personale scolastico. A livello nazionale si è deciso che è volontario. In Campania dovrà essere obbligatorio” le parole pronunciate dal Governatore De Luca a proposito della disposizione.
Lo stesso Presidente della Regione ha poi aggiunto che “Abbiamo deciso di finanziare come regione l’acquisto di termoscanner – pur non essendo competenza regionale quella della Pubblica Istruzione – perché ci è parsa poco credibile l’idea del ministero di misurazione della temperatura degli alunni a casa. Credo che tutti quanti noi sappiamo come si vive nelle famiglie alle 7:30 del mattino”. Quindi, a differenza del resto del paese (dove, appunto, si è voluto lasciare tale incombenza alle famiglie), in Campania la misurazione della temperatura corporea (la soglia di allerta dovrebbe essere posta anche in questo caso a 37,5 gradi), par di capire, avverrà all’entrata a scuola.
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