Coronavirus ultime notizie: piano segreto dell’Italia, cosa dicono le carte Cts
Coronavirus ultime notizie: piano segreto dell’Italia, cosa dicono le carte Cts
Coronavirus ultime notizie: alcuni documenti, di cui è entrata in possesso la stampa, dimostrerebbero l’esistenza di un “piano segreto” per il contenimento dell’epidemia di Covid. Cosa dicono le carte recentemente apparse su alcuni quotidiani?
Coronavirus ultime notizie: le “carte” del Cts
Coronavirus ultime notizie – Il Corriere della Sera ha pubblicato ieri, martedì 8 settembre 2020, la copertina e ampie parti di un documento redatto, nei primi giorni della crisi sanitaria, dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che dimostrerebbe l’esistenza di un “piano segreto”, e mai attuato, sul contenimento dell’epidemia di Sars Cov 2. Secondo il quotidiano di Via Solferino, il dossier era lungo una quarantina di pagine e conteneva diverse disposizioni da attuare a seconda dello scenario epidemiologico che si sarebbe determinato da lì a poco (ne venivano ipotizzati tre, in ordine crescente di gravità). Tali disposizioni riguardavano in primo luogo il reperimento di dispositivi di protezione individuale, le mascherine in sostanza, e poi l’allestimento di nuovi posti nei reparti di terapia intensiva degli ospedali.
Esisteva davvero un piano “segreto”?
Coronavirus ultime notizie – Da governo e Cts si nega l’esistenza di un “piano segreto”, cioè nascosto all’opinione pubblica, e mai attuato sul contenimento dell’epidemia di Covid. D’altra parte, è praticamente certo che nel corso dei primi momenti si siano fatte numerose ipotesi sulla reazione da attuare per contrastare l’impennata dei contagi senza che poi venissero prese delle iniziative concrete. D’altra parte, passando allo scandaglio i verbali delle riunioni del Cts – da qualche tempo disponibili sul sito della Protezione Civile – più volte ci si riferisce a un “piano di risposta” che deve essere adottato “nella versione finale” e che bisogna tenere “secretato”.
Coronavirus ultime notizie: solo un malinteso
Continuando a scorrere i verbali emerge anche che tale “piano” è stato elaborato da Iss, Ministero della Salute e Ospedale Spallanzani: il Cts inviterà ad aggiornare le direttive in esso contenute in relazione all’aumento dei contagi di inizio marzo. Dalle autorità sanitarie, d’altronde, si dice appunto che non esisteva nessun “piano” preordinato ma si affrontava la situazione, praticamente, di giorno in giorno. Inoltre, sempre dalla compagine posta a capo del contenimento dell’epidemia, si spiega la nascita del caso del “piano segreto” con un malinteso.
Adesso è tutto “pubblico”?
A metà febbraio è stato preso particolarmente in considerazione uno studio effettuato dal matematico Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler. Quest’ultimo esaminava due possibili scenari epidemiologici che si sarebbero potuti concretizzare con indice di contagiosità 1.3 e 1.7: dunque, si parlava di uno o due milioni di contagiati, dai 200mila ai 400mila casi gravi. Ecco, da governo e Protezione Civile si assicura che il “piano segreto” di cui tanto si è parlato coincideva con questo studio che si è preferito non diffondere subito per non creare panico tra la popolazione.
Tuttavia, anche se così fosse: nel suddetto studio non ci sono riferimenti alle modalità di reperimento di mascherine o all’allestimento di reparti aggiuntivi di terapia intensiva; molti organi di stampa assicurano, in base alle indiscrezioni raccolte in questi mesi, che dei documenti con questi dettagli giravano all’inizio della crisi. Dal Cts, nel frattempo, si taglia corto: adesso è tutto pubblico. A tal proposito, però, qualche dubbio rimane.
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