Conto corrente: regioni e comuni possono accedere. Cosa cambia

Pubblicato il 14 Settembre 2020 alle 13:04 Autore: Guglielmo Sano
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Conto corrente: regioni e comuni possono accedere. Cosa cambia

Conte corrente: in virtù delle nuove disposizioni del Decreto Semplificazioni si amplia la platea delle Istituzioni che possono avere accesso ai dati. Se prima tale facoltà era riservata ad Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e concessionari della riscossione, adesso, anche Comuni e Regioni potranno usufruire chiaramente nell’ottica di facilitare il recupero delle imposte.

Conto corrente: accesso anche per Comuni e Regioni

Conto corrente – Cambiano le regole sul segreto bancario a seguito delle disposizioni del Decreto Semplificazioni; Comuni e Regioni potranno ottenere informazioni ancora più approfondite sulla situazione bancaria dei contribuenti: già potevano accedere all’anagrafe tributaria, ora, avranno la possibilità di consultare anche l’archivio di tutti i rapporti finanziari di un contribuente. La modifica è stata pensata per rendere più veloci le operazioni di riscossione delle imposte di competenza degli enti locali in caso di inadempienza. Dunque, Comuni e Regioni avranno, di fatto, le stesse possibilità di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza (che comunque fino a poco tempo fa doveva fare richiesta all’AdE, fino a quel momento l’unico organo “legittimato” a compiere questo genere di verifiche in completa autonomia) in relazione alla possibilità di controllare la situazione finanziaria dei cittadini.

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Aspetti da chiarire su privacy e sicurezza

Conto corrente – D’altra parte, lo stesso provvedimento che introduce le novità, appunto, il Decreto Semplificazioni, prevede anche alcuni accorgimenti volti a limitare gli abusi: attraverso un rigido sistema di autorizzazioni, per esempio, sarà possibile risalire al funzionario che effettua personalmente i controlli. Detto ciò, restano ancora diversi aspetti opachi sul rispetto della privacy dei correntisti oltre che sulla sicurezza della procedura di acquisizione dei dati sensibili di questi ultimi su cui il legislatore sarà con tutta probabilità molto presto chiamato a intervenire per apporre dei correttivi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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