Notifica invalida: ecco i casi di nullità, chi può farla valere ed entro quando

Pubblicato il 24 Settembre 2020 alle 11:28 Autore: Claudio Garau
Notifica invalida: ecco i casi di nullità, chi può farla valere ed entro quando

Notifica invalida: ecco i casi di nullità, chi può farla valere ed entro quando

La notifica, o meglio l’attività di notificazione, è una fase essenziale per il mondo del diritto. Con essa infatti, gli atti giudiziari, ma anche multe o cartelle esattoriali, sono portate a conoscenza del destinatario. Il termine deriva dal latino: notum facere significa infatti“rendere noto”: la notifica è quel procedimento con il quale si porta a conoscenza di un determinato soggetto l’esistenza ed il contenuto di un documento o di un atto avente rilievo giuridico.

Si tratta di una comunicazione avente valore “legale” – e solitamente eseguita dall’Ufficiale giudiziario, dipendente del Ministero della Giustizia – perchè consente di rispettare precise tempistiche, tipiche dei processi e di altri iter che coinvolgono privati oppure anche enti come l’Inps o l’Agenzia delle Entrate. La sua disciplina è inclusa nel Codice di procedura civile agli articoli 137 e seguenti e rappresenta un vero e proprio onere giuridico (ma non un obbligo): in altre parole, è elemento imprescindibile se si vuole far valere una pretesa contro qualcuno.

Insomma, rispettando tutte le norme in materia di notifica, sarà possibile aprire regolarmente un contenzioso presso il tribunale: in caso contrario, si tratterebbe di notifica invalida, ovvero ciò di cui vogliamo occuparci di seguito.

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Notifica invalida: il contesto di riferimento

Prima di vedere più da vicino il caso della notifica invalida, diamo qualche cenno in generale sulla disciplina di questa essenziale fase. In effetti, può certamente capitare di ricevere presso l’indirizzo della propria residenza, una busta con una cartolina di ricevimento compilata dal postino, e che indica che si trova innanzi ad un procedimento di notifica di un atto a norma dell’art. 140 Codice di procedura civile: si tratta dell’ipotesi per la quale il notificatore di un atto giudiziario  non ha trovato nessuno a casa e ha pertanto depositato l’atto in Comune o presso gli uffici delle Poste.

Come sopra accennato, la notifica potrebbe contenere una citazione in tribunale, o magari una multa per passaggio con il semaforo rosso.

Nel caso in cui si sia avuto il deposito dell’atto in Comune o alle Poste (se l’atto è stato notificato tramite servizio postale), l’interessato dovrà recarsi nei rispettivi uffici e ritirare l’atto in quella sede.

La notifica o notificazione può riguardare persone fisiche e persone giuridiche ed è svolta, solitamente, dagli Ufficiali Giudiziari; tuttavia, con la legge 53 del 1994  anche gli avvocati possono notificare, se abilitati dal proprio consiglio dell’ordine, in materia civile, amministrativa e tributaria.

Ciò che preme ricordare è che soltanto innanzi ad procedimento di notifica svoltosi conformemente a tutte le regole di legge, si può presumere che l’atto o documento sia stato portato a conoscenza del destinatario. Tale presunzione è essenziale affinchè il procedimento giudiziario successivo possa svolgersi regolarmente e, auspicabilmente, anche con una certa celerità.

E’ dunque la legge che stabilisce le modalità con le quali deve svolgersi la notificazione: se queste modalità non sono rispettate scrupolosamente, abbiamo di fronte una notifica invalida.

Quando c’è invalidità della comunicazione?

A questo punto, vediamo in quali circostanze, secondo la legge, si può parlare di notifica invalida o nulla. Articolo di riferimento è il 170 del Codice di procedura civile, per il quale “La notificazione è nulla se non sono osservate le disposizioni circa la persona alla quale deve essere consegnata la copia, o se vi è incertezza assoluta sulla persona a cui è fatta o sulla data“.

In buona sostanza, la nullità della notificazione scatta a seguito della violazione delle formalità o delle norme inerenti la persona del destinatario o la diversa persona a cui può essere data copia dell’atto, in mancanza del destinatario (familiare convivente, portiere dello stabile ecc.). Pertanto, è certamente una notifica invalida quella fatta ad una persona o presso un luogo che non hanno un qualche tipo di collegamento con il destinatario.

Schematizzando, vediamo allora i fondamentali casi di notifica invalida o nulla:

  • incertezza assoluta sul soggetto a cui è fatta;
  • incertezza assoluta sulla data di notifica;
  • notifica fatta da persona non legittimata (ad es. avvocato non autorizzato dal Consiglio dell’Ordine);
  • notifica incompleta riguardo alle generalità del destinatario o illeggibile perchè compilata con scrittura indecifrabile;
  • notifica fatta a persona evidentemente incapace di intendere e di volere, oppure a minore di quattordici anni;
  • inosservanza delle regole formali inerenti il soggetto cui va consegnata la copia dell’atto o documento;
  • più in generale, insussistenza dei formali requisiti, basilari ed essenziali, per il raggiungimento dello scopo dell’attività stessa di notifica.

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Concludendo, quando può essere fatta valere la notifica invalida, per la tutela delle proprie pretese? ovvero da chi? Ebbene, in sintesi, la nullità della notificazione va essere fatta valere nel primo atto utile dopo averla ricevuta o da quando se ne è avuta comunque conoscenza.

Infatti, in base all’art. 157 c.p.c. “soltanto la parte nel cui interesse è stabilito un requisito può opporre la nullità dell’atto per la mancanza del requisito stesso, ma deve farlo nella prima istanza o difesa successiva all’atto o alla notizia di esso“. Ecco allora che in caso di notifica invalida, è applicata la regola per la quale l’invalidità o nullità deve essere opposta dal destinatario, ovvero appunto il soggetto cui interesse le regole in materia sono previste.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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