Coronavirus ultime notizie: chi potrebbe produrre il vaccino?

Pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 10:40 Autore: Guglielmo Sano
Microscopio

Coronavirus ultime notizie: chi potrebbe produrre il vaccino?

Coronavirus ultime notizie: sono oltre 200 i composti che stanno affrontando il lungo e articolato iter di sperimentazione. 34 di questi hanno raggiunto la fase di somministrazione sull’uomo e solo 7 sono ad un passo dall’approvazione. A che punto è la corsa per il vaccino anti-Covid?

Come funzionano i vaccini? Una piccola guida grafica

Coronavirus ultime notizie: la corsa per il vaccino

Coronavirus ultime notizie – Sono 212 i composti che attualmente ambiscono a diventare un vaccino anti Covid. Di questi 34 hanno raggiunto la fase di sperimentazione clinica sull’uomo e solo 7 sono giunti all’ultimo miglio del lungo e articolato iter di sperimentazione, quello che vede i composti somministrati su larga scala per verificarne non solo l’efficacia ma anche la sicurezza. L’ultimo aspirante vaccino che ha raggiunto la terza e decisiva fase della sperimentazione quello realizzato dal colosso farmaceutico Janssen, come diversi altri composti che hanno mostrato dei risultati promettenti anche quest’ultimo si basa sui vaccini anti-adenovirus.

Due tipologie principali

Proprio come il penultimo composto ad aver cominciato la terza fase della sperimentazione, quello di Johnson&Johnson: in pratica, con questi composti si inietta nel corpo un adenovirus (non molto nocivo) “modificato”. Questo contiene un gene che fa produrre alle cellule del corpo una copia di proteina – che non è nociva – di coronavirus. Quando il sistema immunitario entra in contatto con questa proteina si difende: tale reazione dovrebbe essere memorizzata in caso di contatto con il coronavirus Sars Cov 2 vero e proprio. I composti di Pfizer o Moderna, invece, sono basati su un approccio diverso: per farla semplice, contengono del materiale genetico (mRNA) del nuovo coronavirus.

I vaccini basati su adenovirus più promettenti?

Coronavirus ultime notizie – I composti di Pfizer e Moderna sono realizzati con una tecnologia più avanzata ma hanno anche dei punti deboli: per esempio, non sono mai stati utilizzati su larga scala anche perché devono essere congelati e mantenuti a temperatura molto basse. I composti basati su quelli anti-adenovirus possono essere conservati in frigorifero: un dettaglio non da poco nell’ottica di una distribuzione riguardante miliardi di persone. In più i vaccini di Pfizer e Moderna molto probabilmente avranno bisogno di un’iniezione di richiamo, cosa che non dovrebbe essere necessaria per quello di Johnson&Johnson.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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