Sondaggi Pew Resarch, tra gli italiani l’approvazione minore di OMS e ONU
Sondaggi Pew Resarch, tra gli italiani l’approvazione minore di OMS e ONU
Gli italiani sono i più scettici sull’efficacia delle organizzazioni internazionali, dubitano più di altri europei dell’OMS e delle Nazioni Unite. Questo emerge dai recenti sondaggi di Pew Research che analizzano l’atteggiamento di varie popolazioni di fronte alle Nazioni Unite e dire sue funzioni, all’OMS, appunto, e al multilateralismo.
L’organizzazione mondiale della salute è quella che esce peggio dalle interviste condotte. Il 45% degli italiani ritiene abbia gestito male o molto male la pandemia. Per il 54% si è comportata bene, ma è il gradimento più basso in Europa, non paragonabile al 74% e al 73% di giudizi positivi per esempio di Danimarca e Svezia e a quelli comunque più favorevoli di gran parte degli altri Stati. Fuori dall’Europa in Giappone e Corea del Sud tuttavia l’opinione comune è ancora peggiore che nel nostro Paese.
Sulle Nazioni Unite il gap rispetto ad altri Paesi è ancora più ampio in questi sondaggi. Il 60% dei nostri connazionali ritiene che non sia efficace nell’affrontare i problemi internazionali. Una percentuale decisamente più alta di quella che si trova negli Usa, il 45%, dove pure si dibatte molto sull’utilità dell’ONU, anche più che nel nostro Paese. Solo i francesi con il 53% di opinioni negative si avvicinano a noi, mentre negli altri Paesi una maggioranza mostra un giudizio positivo.
Sondaggi Pew Research, tra gli italiani le maggiori divisioni in base a sesso e istruzione
Un’altra caratteristica che contraddistingue gli italiani è il gap maggiore che si ritrova tra le opinioni dei diversi segmenti della popolazione.
Secondo i sondaggi di Pew Research per esempio sull’approvazione dell’azione dell’ONU vi è la più grande differenza esistente a livello di istruzione.
La percentuale di quanti approvano come l’ONU protegge i diritti umani è del 19% più alta tra chi ha un’istruzione superiore rispetto a quella che si trova tra chi ne ha una più bassa. Altrove la differenza è inferiore, anche di molto.
Allo stesso modo, fatto ancora più curioso, in Italia è massimo il gap tra l’opinione delle donne e degli uomini sull’OMS, con le prime che approvano il suo operato con il 67% e i secondi che lo bocciano, con solo il 43% di giudizi favorevoli.
Altrove si va dal 7% al 15%.
E’ probabile che anche questi sondaggi siano la spia di un disagio generale che sfocia nella sfiducia verso ogni tipo di autorità, anche quella a livello internazionale
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