Sondaggi elettorali Bidimedia: giù Lega e M5S, crescono Pd e Fdi
Sondaggi elettorali Bidimedia: giù Lega e M5S, crescono Pd e Fdi
Lega e Movimento 5 Stelle in forte calo, Pd e Fratelli d’Italia in decisa crescita. Sono questi gli effetti del voto del 20 e 21 settembre sui consensi delle principali forze politiche italiane secondo i sondaggi elettorali Bidimedia. Rispetto alla precedente rilevazione del 29 agosto, la Lega perde lo 0,7% attestandosi al 25,5%. Di contro, il Partito Democratico cresce dell’1,2% al 22,2% accorciando a poco più di tre punti il suo distacco dal Carroccio. Bene anche Fratelli d’Italia che guadagna un punto, sale al 15,4% e supera un Movimento 5 Stelle che scivola giù al 14% nonostante la vittoria dei Sì al referendum sul taglio dei parlamentari. Nelle retrovie, Forza Italia flette leggermente al 5,9%, Italia Viva rimane stabile al 3,1% mentre Liberi e Uguali cala al 2,8%. Azione si avvicina portandosi al 2,6% mentre Europa Verde (1,8%) e +Europa (1,4%) sono ancora sotto il 2%. L’affluenza è stimata dai sondaggi elettorali Bidimedia al 63% in crescita di due punti probabilmente, sottolinea l’istituto, perché “il sondaggio è stato aperto durante il voto, quindi in un momento di alto interesse per la politica. La maggiore propensione alle urne ha premiato soprattutto il PD, che è riuscito a richiamare al voto diversi ex-elettori confluiti nell’astensione nel recente passato”. Gli indecisi sono invece dati al 17% (+2%).
Come di consueto, i sondaggi elettorali Bidimedia hanno segmentato le intenzioni di voto su base regionale. Dopo il voto, centrodestra e centrosinistra incrementano i propri consensi. La coalizione di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia domina in tutte le regioni ad esclusione di Toscana, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna dove primeggia il centrosinistra. Il M5S è invece in crisi: “Oltre a non essere in testa da nessuna parte e pressochè scomparso dal Centro-Nord Italia, ora perde anche la seconda piazza in quasi tutte le regioni del Meridione (pari con il Csx solo in Sicilia)” commenta Bidimedia.
Nonostante il buon risultato alle Regionali e al referendum, la fiducia degli italiani nel governo Conte non cresce anzi cala al 45%. La percentuale di persone che non gradisce l’esecutivo giallorosso sale al 50%. “Il calo è dovuto soprattutto agli elettori di “altri”, astenuti ed indecisi e ai simpatizzanti PD, tra i quali si assiste a un lieve decremento della fiducia” afferma Bidimedia.
Infine, i sondaggi elettorali Bidimedia hanno fatto una simulazione del voto con il Germanicum, la legge elettorale che si sta discutendo in Parlamento. In questo caso, la Lega resta primo partito con il 26%, segue il Pd al 23,1%, Fratelli d’Italia al 16,5%, M5S al 13,3%, le liste di centro coalizzate (Iv, Azione e +Europa) al 6,3%, un’ipotetica lista rosso verde composta da LeU e Verdi al 5,8% e infine Forza Italia al 5,6%. Con la soglia di sbarramento imposta al 5%, le coalizioni sono praticamente obbligate. Secondo Bidimedia, il centrodestra arriverebbe al 48,3% dei consensi mentre il blocco progressista – di cui farebbe parte anche il M5S – al 48,5%. Con gli schieramenti siffatti, il centrodestra sarebbe minoranza alla Camera con 194 seggi contro i 201 del blocco progressista formato, oltre che dal M5S, anche da liberali, rosso verdi e ovviamente Pd. “Ago della bilancia – spiega Bidimedia – potrebbero diventare le formazioni delle minoranze linguistiche e degli italiani all’estero, che mantengono i seggi a loro garantiti: 1 per l’USEI (Italiani sudamericani), 1 MAIE (Italiani all’estero), 1 per l’UV (minoranza linguistica francofona della Valle d’Aosta), 2 alla SVP (minoranza linguistica tedesca del Sudtirolo)”. In definitiva, il Germanicum aprirebbe le porte ad un nuovo bipolarismo multipartitico. Visto che le trattative sulla legge elettorale sono appena iniziate il condizionale è d’obbligo.
Sondaggi elettorali Bidimedia: nota metodologica
Allegata all’immagine.
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