Reddito di cittadinanza 2021: importi più bassi? Il rischio e le cause
Il reddito di cittadinanza potrebbe avere importi più bassi nel 2021: il rischio è per tutti i beneficiari che percepiscono il sussidio, finito sulla graticola negli ultimi giorni proprio a causa della spesa che determina la sua esistenza (senza che la finalità di inserimento occupazionale sia peraltro andata a buon fine). Ma perché gli importi del RdC potrebbero essere più bassi? Semplicemente perché è necessario trovare 2 miliardi di euro da inserire nella Manovra del prossimo anno, con la spesa investita che deve salire dagli attuali 7,3 miliardi a 9,3 miliardi di euro. Dopotutto la legge parla chiaro: se i fondi non bastano, allora andranno ridotti i benefici.
Reddito di cittadinanza: la spesa aumenterebbe anche a platea invariata
Il problema sta tutto nell’aumento della platea dei beneficiari della misura, con un conseguente incremento delle ricariche mensili, che è passato da 526 milioni a 680 milioni nell’arco di 9 mesi. Inoltre non è un caso che se nel 2021 la platea di beneficiari restasse quella attuale, la spesa aumenterebbe comunque (a 8,2 miliardi di euro). Eppure, secondo le prime proiezioni per il 2021, l’incremento della platea gonfierà la spesa di parecchio.
Importo reddito di cittadinanza 2021 più basso: ecco perché
Il coronavirus è certamente tra le cause scatenanti dell’incremento di questa platea, ma va anche detto che la finalità di (re)inserimento occupazionale non è mai entrata nel vivo. Il reddito di cittadinanza, visto come sussidio, sarebbe dovuto essere solo temporaneo, in vista di un’occupazione reperita tramite i Centri per l’Impiego, nel frattempo riformati, e i Navigator. Ma sotto questo aspetto il RdC è stato un flop ed è ben presto diventato un mero sussidio assistenziale, tant’è che in molti hanno rifiutato lavoratori stagionali (spesso non molto ben pagati, francamente) perché con il RdC guadagnavano di più, in soldi e salute.
E poi ci sono i controlli: chi rifiuterà le offerte di lavoro proposte sarà maggiormente controllato. E si ragiona anche sulla possibilità di conferire maggiore potere di monitoraggio ai Comuni. Insomma, il Reddito di Cittadinanza sembra ormai alle strette. Forse anche il tempo dei furbetti.
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