Sondaggi elettorali SWG, la Lega recupera l’1%, centrodestra in crescita
Sondaggi elettorali SWG, la Lega recupera l’1%, centrodestra in crescita
Il centrodestra pare recuperare dopo il calo seguito all’esito inferiore alle aspettative delle elezioni regionali del 20-21 settembre.
Secondo i sondaggi elettorali di SWG infatti il partito guida della coalizione, la Lega, ha recuperato un punto dopo la brusca caduta di settimana scorsa, passando dal 23,8% al 24,8% in soli sette giorni. Certo, sono lontanissimi da quel 38% toccato negli stessi sondaggi elettorali SWG nell’estate 2019, ma rimangono il primo partito, anche alla luce dell’aumento più modesto del PD, che passa dal 20,1% al 20,8%.
Fratelli d’Italia rimane ferma al 15,8% e sorpassa un Movimento 5 Stelle in netta discesa, di otto decimali, al 15,2%.
Nel centrodestra poi in incremento anche Forza Italia, che riagguanta il 6%. Calcolando i due decimali persi da Cambiamo!, all’1,3%, la coalizione complessivamente è ora al 47,9%, in salita dell’1%.
Perde invece decimali la coalizione governativa, considerando quello perduto da Sinistra/MdP, ora al 3,4%, e i due lasciati sul terreno da Italia Viva, al 2,8%. E’ ora al 42,2%, il 0,4% in meno di una settimana fa.
Stabile, con uno 0,1% in meno, Azione, al 3,3%, mentre +Europa va dal 2,1% al 2%. Arretrano decisamente i Verdi, dall’1,9% all’1,6%
Sondaggi elettorali SWG, i giovani tra i 18 e 21 anni hanno votato No al referendum
I sondaggi elettorali di SWG tornano sul referendum sul taglio dei parlamentari, e confermano evidenze già emerse sul voto dei giovani. I giovanissimi in particolare, quelli tra 18 e 21 anni, risultano avere votato No in maggioranza, 53% a 47%, in netta controtendenza rispetto al dato nazionale. In particolare lo hanno fatto, 69% a 315, i più appassionati di politica, e anche gli interessati e non appassionati.
Emerge come un voto di ribellione verso un’antipolitica ormai completamente mainstream, tanto da trovare i suoi maggiori sostenitori tra i 50enni.
In particolare chi ha votato no tra i più giovani lo ha fatto perchè sostene che avere meno parlamentari non vuol dire averne migliori e per il timore che venga danneggiata la democrazia. In particolare così la pensa il 61% degli appassionati di politica. Il 55% di essi teme i territori non abbiano rappresentanza.
I sondaggi elettorali di SWG sono stati svolti con metodo CATI-CAWI-CAMI dal 30 settembre al 5 ottobre su 1200 soggetti nel caso delle intenzioni di voto, e dal 25 al 28 settembre su 998 soggetti nel caso dei giovani e il referendum
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