Non solo cartelle esattoriali: ecco a quanto ammontano le tasse arretrate
Sospesa dall’8 marzo scorso, la riscossione di circa 9 milioni di cartelle esattoriali riprenderà a partire dal 16 ottobre. Tuttavia, con il mancato rinnovo della proroga della moratoria tornano anche altre tasse arretrate da pagare. A fornire dei dettagli in merito direttamente il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in un’audizione alla Commissione Finanze del Senato.
Non solo cartelle esattoriali: ecco a quanto ammontano le tasse arretrate
A partire dal 16 ottobre torneranno a essere riscosse circa 9 milioni di cartelle esattoriali, tuttavia, la “ci sono circa 130 milioni di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento esecutivo” da recuperare ha detto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in audizione alla Commissione Finanze del Senato. Quest’ultimo nella stessa occasione ha poi precisato che “i contribuenti con debiti residui da riscuotere sono complessivamente circa 17,9 milioni, di cui 3 milioni sono persone giuridiche (società, enti ecc.) e i restanti 14,9 milioni rappresentati da persone fisiche, di cui quasi 2,5 milioni con una attività economica (artigiani, commercianti, liberi professionisti e così via)”.
Obiettivo recuperare 6,4 miliardi
Insomma, una consistente quantità di risorse da recuperare: nello specifico, Ruffini ha parlato di circa 220 milioni di singoli crediti da riscuotere per un valore complessivo di circa 987 miliardi di euro. Di questi 859mila singoli crediti risultano oltre i 100mila euro (626 miliardi di euro come valore complessivo) mentre altri 47,5 milioni sono i crediti con importo compreso tra mille e 100mila euro (305 miliardi complessivi). Infine, restano 171 milioni di singoli crediti dal valore inferiore ai 1.000 euro (55 miliardi in tutto). Di fronte a questi numeri bisogni aspettarsi una ripresa graduale dei consueti ritmi di riscossione: dunque, da una parte lo smaltimento degli arretrati e dall’altra parte una ripresa della normale attività di riscossione. L’obiettivo, a porlo è stato sempre Ruffini, è ora quello di recuperare 6,4 miliardi, con 2,4 miliardi di questi che dovrebbero provenire dalle sanatorie.
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