Matrimonio Sacra Rota: come si annulla, cos’è e le regole essenziali

Pubblicato il 12 Ottobre 2020 alle 12:26 Autore: Claudio Garau
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Matrimonio Sacra Rota: come si annulla, cos’è e le regole essenziali

E’ noto che non sempre la vita di una coppia sposata, va a gonfie vele: se all’inizio la convivenza può essere talvolta idilliaca, non di rado – nel corso del tempo – possono emergere incomprensioni, incompatibilità caratteriali, se non addirittura il venir meno del sentimento originario. D’altronde, anche i dati statistici ci dicono che, quanto meno in Italia, si ricorre sempre di più agli iter di separazione e divorzio. Ma come si annulla, di fatto, un matrimonio religioso o celebrato in chiesa? ovvero, come funziona il procedimento presso la Sacra Rota? Vediamolo di seguito, cercando di capire il meccanismo dell’annullamento matrimonio Sacra Rota.

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Matrimonio, Sacra Rota e annullamento: il contesto di riferimento

E’ interessante notare subito un dettaglio: l’annullamento matrimonio Sacra Rota, in verità, non è una espressione giuridicamente corretta. Infatti, secondo il diritto divino, autonomo settore con i suoi principi e regole, sussiste il principio inamovibile dell’indissolubilità del vincolo matrimoniale. In altre parole, il tribunale ecclesiastico non può annullare un matrimonio religioso, ossia non può emettere una dichiarazione di inefficacia, interrompendone gli effetti. Può se mai dichiararlo inefficace o nullo all’origine, come se detto matrimonio religioso non fosse mai stato celebrato. Per addivenire a tale decisione di annullamento dall’origine, la Sacra Rota deve individuare la sussistenza di almeno una delle cause di nullità previste nelle norme di diritto canonico. A seguito dell’annullamento matrimonio Sacra Rota, il tribunale ecclesiastico dispone lo scioglimento dei coniugi dai diritti ed obblighi di coniugio. Ed anzi, sciolto il legame, gli ex-coniugi riottengono il cd. “stato libero canonico” cui si correla la facoltà di risposarsi in chiesa.

Abbiamo finora citato la Sacra Rota, ma che cos’è esattamente? Ebbene, altro non è che il Tribunale della Rota Romana. In effetti tale tribunale ecclesiastico è noto soprattutto per le cause di nullità dei matrimoni, tuttavia tale ufficio è anche il tribunale ordinario della Santa Sede. E’ dicastero della Curia romana ed è composto dai cosiddetti prelati “uditori “, che sono nominati dal Papa e sono presieduti da un decano.

Matrimonio Sacra Rota: i motivi che conducono alla nullità

E’ il Codice di diritto canonico che prevede autonome regole, per le quali può scattare l’annullamento matrimonio Sacra Rota. Ecco dunque in sintesi quali sono i motivi tipici della pronuncia del Tribunale ecclesiastico:

  • assenza del consenso al matrimonio da parte di uno o ambo i coniugi;
  • mancata consumazione del matrimonio;
  • impotenza sessuale del marito o della moglie;
  • presenza di casi di violenza, minacce o intimidazioni all’interno della coppia sposata;
  • uno dei due coniugi non mantiene le promesse connesse agli scopi essenziali del matrimonio religioso (ossia procreazione, fedeltà e indissolubilità del matrimonio). Casi tipici sono i coniugi che tradiscono o che non intendono avere uno o più figli;
  • difficoltà, mostrata dal marito o dalla moglie, a staccarsi dai genitori;
  • ipotesi di errore sulla persona del marito o della moglie: ci si riferisce in particolare al cd. “matrimonio per procura” ed all’errore sulla qualità del coniuge (ad es. la sussistenza di un titolo di studio o l’esercizio di una certa professione, invero assenti).

Come si può notare, i motivi per cui ottenere l’annullamento Sacra Rota sono svariati, ma l’interessato dovrà darne dettagliata prova in corso di causa presso il Tribunale ecclesiastico.

Il funzionamento dell’iter: processo breve e processo ordinario

Regole procedurali specifiche riguardano l’annullamento matrimonio Sacra Rota. Oggi tali regole sono state in parte modificate da una riforma ad hoc, varata da Papa Francesco nel 2015. Infatti, oggi è possibile ottenere l’annullamento matrimonio Sacra Rota osservando un percorso differente da quello ordinario. Il procedimento può dunque essere più corto, se sussiste almeno uno dei seguenti motivi:

  • aborto procurato;
  • accordo dei coniugi sulla domanda e sulla scelta dell’annullamento Sacra Rota;
  • vita matrimoniale molto breve;
  • mancata dichiarazione di previa paternità o maternità, legata ad una anteriore relazione;
  • conservazione del segreto sui propri precedenti penali come carcerato;
  • conservazione del segreto sulla propria condizione di persona sterile;
  • plurimi tradimenti;
  • piena e limpida evidenza dei motivi che portano all’annullamento;
  • mancanza di fede da parte di uno o di ambo i coniugi, da cui sia scattato un consenso simulato.

Il processo breve si svolge innanzi al vescovo e non presso il Tribunale della Sacra Rota.

In ipotesi di processo ordinario, Il Tribunale ecclesiastico competente a valutare sulla domanda di annullamento è quello del luogo di celebrazione del matrimonio o del luogo di domicilio della parte convenuta. Ma è anche ammesso di rivolgersi al Tribunale ecclesiastico competente in rapporto al domicilio della parte attrice o del luogo in cui è collocata la maggioranza delle prove.

Il processo ordinario ha il suo inizio con la presentazione del libello, vale a dire la domanda di annullamento, in cui sono elencate le ragioni del ricorso. La presentazione può sussistere esclusivamente da una della parti in causa. Controparte può invece decidere di partecipare al processo presso la Sacra Rota o di subirlo in forma passiva. A seguito della presentazione della domanda detta libello, il vicario giudiziale incarica un collegio giudicante che dovrà raccogliere e valutare gli elementi di prova, ma anche di sentire marito e moglie. Dopo tali obbligatorie indagini, se la domanda appare fondata, il Tribunale ecclesiastico emette la dichiarazione di nullità del matrimonio Sacra Rota.

E’ chiaro che per poter portare avanti detto processo, l’interessato deve fare riferimento ad un avvocato specializzato, rivolgendosi alla curia o consultando l’Albo rotale, in cui sono elencati gli avvocati ecclesiastici.

Se il procedimento è breve, per una delle cause viste sopra, le regole sono differenti ed è previsto l’intervento del vescovo, e non della Sacra Rota. Marito e moglie debbono prendere appuntamento con il referente diocesano, tramite il quale presentano il libello, elencano le proprie motivazioni, espongono i fatti e gli elementi a sostegno delle loro richieste. Potranno altresì servirsi di testimonianze. In seguito, il libello è presentato al vescovo che, se valuta presenti le condizioni per l’apertura del processo breve, sottoscrive il decreto di ammissione e procede alla nomina del giudice istruttore, del notaio e del difensore del vincolo.

Il giudice istruttore sente marito e moglie in udienza e poi rende noti gli atti della procedura per consentire al citato difensore del vincolo di prenderne visione. A seguito di questa fase, il fascicolo ritorna dal vescovo, che potrà disporre il provvedimento definitivo di annullamento matrimonio.

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I tempi per annullare un matrimonio religioso

La suddetta riforma del 2015 ha avuto il merito di diminuire i tempi necessari per l’annullamento matrimonio sacra Rota. Infatti, in precedenza per la sentenza definitiva erano necessari non meno di due anni, oggi invece un processo ordinario ha una durata in media di circa un anno, mentre il processo breve dura soltanto 30 giorni, ovvero un mese. E non serve più una doppia sentenza per la conferma dell’annullamento, ma ne basta una sola per potersi di nuovo sposare in chiesa. Come si può notare, insomma, si tratta di regole secolari, assai articolate e complesse, su cui la chiesa è intervenuta negli ultimi anni per rendere lo svolgimento delle procedure un po’ più fluido e agevole per le parti.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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