Pensioni ultime notizie: Imu triplicata per gli assegni? Il piano
Pensioni ultime notizie: Imu triplicata per gli assegni? Il piano
Pensioni ultime notizie: un disegno di legge proposto dal Partito Democratico prevede di triplicare l’Imu su tutti quegli immobili sfitti che contribuiscono al degrado urbanistico. Molti pensionati, però, che quei locali vorrebbero affittare o vendere ma che attualmente non possono per colpa della crisi, non ci stanno. Quell’affitto potenziale e futuro serve per integrare la loro pensione, magari penalizzata da un importo basso. Se la proposta dei dem diventasse realtà, sarebbero costretti a vendere a prezzi irrisori pur di non dover pagare un’imposta salata.
Pensioni ultime notizie: immobili sfitti, Imu triplicata
“Favorire la rigenerazione urbana quale complesso sistematico di trasformazioni urbanistiche ed edilizie su aree e complessi edilizi caratterizzati da uno stato di degrado urbanistico edilizio o socioeconomico”, si legge nel ddl. Si fa riferimento all’art. 117 comma 3 della Costituzione, in cui si valuta la rigenerazione urbana come alternativa strategica al consumo di suolo, che rientra nel governo del territorio. La proposta contenuta nel ddl mira “a definire i principi fondamentali in materia di rigenerazione urbana e i correlati incentivi per gli interventi da realizzarsi prioritariamente nelle aree già urbanizzate degradate da riqualificare, nei limiti della competenza legislativa concorrente Stato-regioni in materia di governo del territorio”.
Cosa prevede il ddl
Il disegno di legge, per farla breve, ha come core la rigenerazione urbana e prevede che i Comuni, su delibera del consiglio, effettuino un censimento e una mappatura annuale dei locali commerciali e artigiani situati nei centri urbani e storici che non sono usati da più di 12 mesi. In presenza di questa circostanza, si andrebbe a creare un “danno d’immagine” sociale che contribuirebbe al degrado urbano: questo darebbe adito al Comune di riferimento di triplicare l’aliquota Imu. I proprietari degli immobili sfitti potrebbero evitare la stangata solamente riutilizzando, anche in maniera temporanea l’immobile, e stipulando un contratto d’affitto o a uso gratuito dell’immobile per almeno 3 anni. Questo, secondo il ddl, porterebbe a evitare la “desertificazione commerciale”. Tuttavia, quello di cui il ddl non tiene conto, è la crisi che colpisce l’intero settore e che impedisce l’affitto o la vendita. Senza considerare tutti quei proprietari di immobili sfitti che hanno preferito optare per la sola vendita perché stanchi degli inquilini morosi (ma i soldi per comprare, ancora non ci sono, almeno ai prezzi attualmente richiesti).
Gli incentivi fiscali
Di contro, gli immobili che saranno oggetto di rigenerazione, saranno esonerati da Imu e Tari. I Comuni potranno anche deliberare uno sconto del 50% e oltre per canoni e tributi correlati all’occupazione del suolo pubblico. Prevista anche una detrazione Irpef del 50% sul prezzo di acquisto di immobili con finalità residenziale, di classe energetica A o B, cedute ai fini di lavori che rientrano nel Piano comunale di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico e/o antisismico.
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