Nuovo lockdown Italia: limite massimo posti in terapia intensiva

Nuovo lockdown Italia

Nuovo lockdown Italia: limite massimo posti in terapia intensiva

Si continua a parlare di un nuovo lockdown in Italia, che potrebbe arrivare a breve. Il governo sta cercando di evitare questo scenario, anche perché una replica di quanto già accaduto a marzo/aprile affosserebbe definitivamente l’economia del Paese e in questo senso ha già preso alcune misure restrittive, conferendo poi maggiore potere a regioni e sindaci, in qualità di migliori conoscitori del territorio e dunque della situazione sanitaria sul posto. E mentre Dagospia rivela che sui siti online non si possono più prenotare treni dal 13 dicembre in poi (altro segnale del lockdown o semplice strategia aziendale per evitare eventuali rimborsi?), potrebbe esserci una data precisa di quando potrebbe scattare il nuovo lockdown nel nostro Paese.

Nuovo lockdown solo se le terapie intensive supereranno una certa soglia

Ci sarebbero infatti alcuni parametri che saranno fondamentali per capire se sarà necessario attuare un nuovo lockdown nazionale o meno. Tra questi indicatori spicca il numero dei posti in terapia intensiva: superata la soglia dei 2.300 il governo potrebbe decidere di chiudere tutto. Intanto oggi, venerdì 23 ottobre, è il giorno di un nuovo monitoraggio settimanale, che fornirà maggiori informazioni sulla situazione sanitaria in Italia. A seconda dei dati riportati, il governo potrebbe varare un nuovo Dpcm con ulteriori misure restrittive, finalizzate sempre a evitare la chiusura delle scuole e delle attività lavorative.

Indice Rt e misure restrittive

Fondamentale sarà capire l’indice Rt in ogni regione e poi la media nazionale. Stando a uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, qualora l’indice Rt dovesse essere superiore a 1,5 per tre settimane consecutive, allora il livello di rischio sarebbe molto elevato. Misure più rigide per le palestre, che potrebbero essere tra le prime attività a subire una stretta, assieme alle sale giochi. Ancora incerta la questione delle piscine, mentre i centri commerciali hanno già subito le prime conseguenze in alcune Regioni (Lombardia e Piemonte) e resteranno chiusi nel weekend.

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