Terza ondata coronavirus: previsioni e quando arriva il picco dei contagi
Il Covid-19 da un lato, l’influenza stagionale dall’altro. I contagi da coronavirus continuano a crescere vertiginosamente in Italia, ma a breve dovremo a che fare anche con la solita influenza stagionale. I cui sintomi sono però simili a quelli del Covid e che ogni anno manda al pronto soccorso diverse persone, tra cui le categorie più fragili. Pronto soccorso già saturi e in emergenza loro stessi per la crisi sanitaria ed ecco, il cortocircuito è servito.
Terza ondata coronavirus: quando arriva
Siamo nel pieno della seconda ondata di coronavirus, ma già si parla di terza ondata (e qualche settimana fa se ne parlava in Iran e negli Stati Uniti). Arriverà a gennaio e sarà in realtà una continuazione della seconda ondata. Le terapie intensive continuano a crescere giorno dopo giorno, anche se non molto rapidamente, ma il rischio è che da qui a 10-15 giorni parleremo di una situazione più critica rispetto a quella attuale, e per evitare ciò si parla già di lockdown, locale o nazionale.
Coronavirus e influenza stagionale: come distinguerli
Il pericolo arriva dunque dai due virus che correranno in parallelo con la stagione fredda, ma l’invito degli esperti è quello di non recarsi agli ospedali. “Non bisogna rivolgersi subito tutti in pronto soccorso al primo sintomo influenzale”, afferma Fabrizio Pregliasco. “Un medico di famiglia è capace a distinguere i sintomi influenzali da quelli da Covid. È bene usare il buon senso e reagire in base all’intensità della sintomatologia”. Per i prossimi mesi dovremo aspettarci il mescolamento dei contagi, e questo “potrebbe intasare tutto”, perché “sarà difficile da gestire” e per questo è necessario valutare i sintomi “con il proprio medico di famiglia”. Inoltre il Covid può anche assumere delle forme meno terribili di quelle che si teme e può quindi essere curato anche a casa.
Intanto, è altamente raccomandato usare le misure di precauzione previste al momento e rispettare tutti i protocolli di sicurezza. La mascherina, infatti, può proteggere anche dall’influenza normale. L’auspicio è che, come in Australia, le misure adottate per contenere il Covid servano anche per evitare i casi più frequenti di influenza stagionale.
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