Decreto ristori 2020: importo bonus e chi può chiedere sussidi
Il Decreto ristori è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento contiene una serie di aiuti economici dedicati alle imprese più in difficoltà e alle categorie di lavoratori maggiormente colpiti dal parziale lockdown imposto almeno fino al 24 novembre. Di seguito i dettagli dei nuovi Bonus Covid.
Numero asintomatici Coronavirus: ecco i dati aggiornati dell’Iss
Decreto ristori: gli aiuti per le imprese
Il Decreto ristori contiene diverse misure di sostegno ai settori economici più in difficoltà a seguito delle chiusure imposte dal governo per contenere l’aumento dei contagi:
- Contributi a fondo perduto
La nuova tranche di finanziamenti – che non andranno restituiti – andranno da un minimo di mille a un massimo di 150mila euro. Saranno erogati in automatico – entro metà novembre, assicura il governo – a tutti coloro che hanno già ricevuto la prima tranche prevista col Decreto Rilancio mentre le altre imprese dovranno inoltrare apposita domanda con tempistiche e modalità che verranno precisate nelle prossime ore. L’importo è calcolato in base alla perdita di fatturato (tra aprile 2020 e aprile 2019) e al settore economico di appartenenza (individuato tramite codice Ateco). Per alcune attività, quindi, si potrebbe prevedere una maggiorazione rispetto al contributo base del 400% (le discoteche).
- Credito di imposta su affitti, sospensione contributi, Imu
Sempre per aiutare le imprese più in difficoltà è stato anche prorogato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre il credito di imposta per gli affitti aziendali (30%) e ad uso non abitativo (60%). Cancellata per gli stessi beneficiari la seconda rata dell’Imu e previsto un esonero dal versamento dei contributi Inps fino a un massimo di 4 mesi entro il 31 maggio.
Gli aiuti per i lavoratori
Nel Decreto ristori anche diversi strumenti di sostegno economico ai lavoratori più in difficoltà a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria:
- Proroga della Cassa integrazione e blocco licenziamenti
Il Blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino al 31 gennaio 2021 mentre le aziende che hanno terminato le settimane previste dai precedenti decreti sull’epidemia potranno utilizzare altre sei settimane di cassa integrazione.
- Bonus 1000, Bonus 800 euro e Rem
Per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, addetti alle vendite a domicilio e lavoratori dello spettacolo che hanno visto cessare il proprio rapporto di lavoro tra il primo gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto ristori è stato messo in campo un Bonus da 1000 euro una tantum. Invece, i lavoratori di federazioni, enti, società sportive dilettantistiche possono richiedere il Bonus 800 euro. Per le famiglie a basso reddito prorogato per altre due rate il Reddito di emergenza.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it