Decreto Ristori bis 2020: importo aiuti e a chi spettano
Il governo prepara il testo del Decreto Ristori bis: a breve la bozza dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Particolare attenzione è stata rivolta alle aziende che operano nelle zone rosse e alle famiglie.
Decreto Ristori: contributi a fondo perduto per nuovi beneficiari
Con il Decreto Ristori bis i contributi a fondo perduto raddoppiano rispetto all’estate per 57 nuove categorie di attività in quanto operanti in una “zona rossa”. Tra i beneficiari della misura compariranno i negozi praticamente di tutti i generi (anche tatuatori e sexy shop) ma anche gli ambulanti. Inoltre, si amplia a 19 nuove categorie economiche (tra queste anche le attività di ristorazione senza somministrazione: rosticcerie e pizzerie per esempio) la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto al 100% e al 200%. La tabella dei Codici Ateco aggiornata sarà allegata alla bozza del nuovo decreto.
Chi può vedere i congiunti in zona rossa, arancione e gialla?
Torna il Bonus Baby Sitter
Con il Decreto Ristori Bis tornano il Bonus Baby Sitter, stavolta da 1.000 euro per tutti (dipendenti del settore privato e autonomi, dipendenti pubblici del comparto difesa e sicurezza) e il Congedo parentale straordinario al 50% (solo per chi non può lavorare in smart working): le due misure potranno continuare a essere fruite alternativamente dai genitori con figli di età inferiore ai 12 anni in didattica a distanza.
Nel Decreto Ristori dovrebbe trovare spazio anche un esonero contributivo per il mese di dicembre e un rinvio degli acconti di novembre per quanto riguarda le imposte sui redditi e l’Irap per tutte le aziende costrette a chiudere perché in zona rossa. Dovrebbe essere eliminato qualsiasi requisito riferibile al calo di fatturato.
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