Assembramenti in casa: come evitarli e numero massimo persone ammesse
Evitare la formazione di assembramenti in casa: la nuova frontiera del contrasto al Covid per le autorità politiche e sanitarie. Ora che le festività natalizie sono vicine la questione si pone con sempre maggiore urgenza.
Assembramenti in casa “elementi di rischio”
La nuova frontiere delle autorità politiche e sanitarie è quella di limitare gli assembramenti in casa: l’unico momento che più o meno “sfugge al controllo” dei regolamenti nonostante la maggior parte dei contagi si registrino proprio in ambiente familiare e casalingo. Sulla questione è intervenuto ancora una volta, durante un’audizione alla Commissione Affari sociali della Camera, il Presidente dell’Iss Silvio Brusaferro: “Le evidenze mostrano che in questo momento i focolai avvengono soprattutto in contesto intra o peri-familiare, ovvero in un contesto di socialità in cui non si adottano, per vari motivi, meccanismi di distanziamento”. In pratica, Brusaferro si riferisce alle riunioni tra parenti e amici entro le mura casalinghe: “assembramenti amicali e informali, che sono importantissimi per la vita sociale, ma in questa fase, rappresentano un elemento di rischio”. Ora che si avvicinano le festività natalizie, in cui tutte le famiglie italiane si ritrovano oltre a essere un’occasione per incontrare amici e conoscenti, la criticità si pone con forza all’attenzione delle autorità.
Nessun divieto e limite di fatto alle riunioni tra amici e parenti
Detto ciò, con gli ultimi provvedimenti sull’epidemia non è stato posto un limite massimo alle persone che si possono accogliere nella propria abitazione o ancor di più un divieto netto agli assembramenti in casa: le riunioni tra persone non conviventi restano soltanto “fortemente sconsigliate”. Quindi, a norma di legge la responsabilità di attuare un comportamento “responsabile” è affidata ai singoli cittadini: in ogni caso, però, non essendo tra l’altro prevista una sanzione, gli assembramenti in casa non sono perseguibili a norma di legge.
“Cenone” solo con i parenti più stretti
Come si diceva, però, in vista del Natale e del Capodanno, la questione degli assembramenti in casa è destinata ad essere affrontata dal governo. A fornire delle interessanti precisazioni in merito, intervistata dalla Stampa, il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa che ha confermato come l’esecutivo stia studiando un provvedimento che permetterà di riunirsi soltanto al “nucleo ristretto” delle famiglie, in sostanza, “parenti di primo grado, fratelli e sorelle”.
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