Reddito di cittadinanza 2021: chi rischia di perderlo e cosa cambia

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Reddito di cittadinanza 2021: chi rischia di perderlo e cosa cambia

Il reddito di cittadinanza continuerà a esistere nel 2021, ma ci saranno alcune novità importanti che faranno perdere il sussidio ad alcuni beneficiari. Il premier Giuseppe Conte, infatti, ha chiesto di intervenire sulla misura e di ottimizzare il regolamento che è alla base del beneficio. Al momento il RdC funziona solo come mero sussidio assistenziale, mentre a mancare è l’altra componente fondamentale, di supporto a un reinserimento occupazionale, a trovare un impiego. Quello dei Navigator ormai è un limbo bello e buono, considerando lo svolgimento di sole 220.048 offerte di lavoro.

Il Reddito di Cittadinanza non può restare solo una misura assistenziale

L’obiettivo del governo è quello di equiparare il meccanismo alla base del reddito di cittadinanza a quello che vige presso gli altri Paesi europei. Il lato di inserimento occupazionale deve assolutamente funzionare per far sì che il RdC assolva anche alla sua funzione principale, invece di restare un mero sussidio fine a se stesso. I beneficiari della misura dovranno essere in grado di trovare un lavoro accettabile, altrimenti l’aspetto benefico sul lato occupazionale rischia di non esistere, e verrebbe meno una delle fondamenta su cui il provvedimento è stato costruito.

Reddito di cittadinanza 2021: in arrivo un super cervellone informatico?

A tal proposito tra le iniziative che potrebbero prender piede, spicca l’ipotesi di un supercomputer che riesca a integrare domanda e offerta, e che identifichi tutti quei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che rifiutano sistematicamente offerte di lavoro. Il nuovo sistema dovrebbe essere pensato entro 6 mesi, al fine che la misura abbia anche una sua progettualità ben definita. Entro la prossima primavera, dunque, dovrebbe essere messo in piedi un sistema informatico che ottimizzi il funzionamento del RdC, altrimenti il destino della misura potrebbe rischiare di non proseguire, almeno com’è adesso.

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