Pensioni ultime notizie: no al taglio prolungato sugli assegni
Pensioni ultime notizie: la spesa pensionistica va ridotta, in ogni modo possibile. Di recente abbiamo parlato sia del prolungamento del taglio delle rivalutazioni fino alla fine del 2022, sia del blocco della perequazione (ne abbiamo parlato qui). Tuttavia è possibile che nella prossima Manovra si ripristini quanto originariamente previsto: ovvero il fatto che a decorrere dal 1° gennaio 2022 si torni a un sistema più equilibrato sotto l’aspetto della rivalutazione degli assegni. Non più dunque il 1° gennaio 2023, ma un anno prima. Tuttavia per ora non c’è niente di ufficiale e tutto quello che scriveremo di seguito è frutto di una riflessione che trova già delle discordanze tra la bozza di testo della Manovra e la relazione illustrativa. Sotto questo aspetto non ci resta che attendere l’ufficialità.
Pensioni ultime notizie: stop taglio rivalutazione dal 2022?
Questo significherebbe che la rivalutazione sarebbe applicata al 100% sugli assegni di importo fino a 4 volte il minimo; al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo; al 75% da 5 volte il minimo in su. Rispetto ad adesso, quindi, chi prende un assegno pensionistico di importo pari od oltre 9 volte il minimo potrà godere della rivalutazione al 75% e non più al 40% com’è adesso.
Spi-Cgil non si fida ancora
Certo, manca ancora l’ufficialità. Ma stando alle ultime indiscrezioni, riportate da Il Giornale, per il momento sembrerebbe che l’ipotesi di prolungare di un ulteriore anno il taglio della rivalutazione sia tramontata. A fidarsi ancora molto poco è lo Spi-Cgil: “Serve un atto esplicito da parte del governo e di questo se ne dovrà discutere nell’incontro con i sindacati”. C’è chi attende da oltre 8 anni una rivalutazione piena dell’assegno: chissà se sarà messo nero su bianco allo stop sul prolungamento dei tagli e si ritornerà alla normalità a partire dal 1° gennaio 2022.
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