eSports: cosa sono, che storia hanno e quanto si giocano in Italia?
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L’ultimo decennio ha portato con sé un’innovazione dopo l’altra, sul fronte tecnologico, cambiando radicalmente le nostre abitudini. Al giorno d’oggi, ad esempio, è impensabile fare a meno dei social, i cui numeri continuano a crescere esponenzialmente nel nostro paese. E tra le novità che gli anni appena trascorsi ci hanno lasciato, c’è senz’altro l’affermazione degli eSports, un concetto ancora sconosciuto a molti.
Cosa sono gli eSports?
Partiamo dalle basi: il termine eSports sta per electronic sports, la cui traduzione letterale è “sport elettronici”. In altre parole, gli eSports sono competizioni professionistiche di videogiochi, di ogni tipo. Che si tratti di uno first person shooter, di un videogioco sportivo o persino di Tetris, esistono tornei ufficiali su scala nazionale e internazionale in cui i migliori videogiocatori si danno battaglia. E anche con ricchi premi in palio. Nel 2017, ad esempio, l’evento “The International” di Dota 2 ha raggiunto un montepremi pari a 24 milioni di dollari.
Ovviamente, più sono gli utenti che giocano a un determinato titolo, più lunghi, avvincenti e ricchi saranno i corrispettivi tornei. La cosiddetta “community”, ovvero l’insieme degli utenti che si dedica a un particolare videogioco, ricopre quindi un ruolo fondamentale. Non solo come “parte attiva” (i videogiocatori competitivi) ma anche come pubblico. La nascita di Twitch, piattaforma di live streaming nata nel 2011, ha infatti messo l’utenza al centro del villaggio. Su Twitch, è possibile guardare altre persone giocare per semplice passatempo o per scoprire tutti i trucchi del mestiere, in vista di una qualche competizione.
Qual è la storia degli eSports?
A questo punto vi starete chiedendo che storia abbiano gli eSports, da quanto esistono e come si sono evoluti nel tempo. Ebbene, contrariamente a quanto si possa immaginare, la storia degli eSports è piuttosto lunga e ha inizio negli anni ’70, con l’Intergalactic Spacewar! Olympics, il primo torneo di videogiochi organizzato dall’Università di Stanford che metteva in palio un abbonamento annuale alla rivista Rolling Stone. A darsi battaglia furono in 20 e il torneo fu un vero e proprio apripista per il futuro. Nell’arco di circa 30 anni, furono molte le competizioni che videro la luce, diventando sempre più imponenti. Nel frattempo, l’uscita di Netrek nel 1988 segnò l’inizio del gaming online, perché in grado di ospitare ben 16 giocatori contemporaneamente grazie all’utilizzo di internet.
Il salto di qualità vero e proprio del gaming competitivo avvenne però nel 1997, con un torneo dedicato al videogioco Quake denominato Red Annihilation, che riuscì nell’impresa di coinvolgere più di 2000 giocatori in tempo reale. Da quel momento in avanti, il progresso della tecnologia ha scandito le varie tappe dello sviluppo degli eSports. Tra le più importanti c’è sicuramente il lancio di Xbox Live, nel 2002, con il quale il gaming online sbarcò anche su home console.
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Quanto si giocano gli eSports nel nostro paese?
Il 2020 è stato un anno di crescita semplicemente impressionante sul fronte degli eSports, in Italia. Gli ultimi numeri indicano un incremento del 20% dei fan di questa disciplina, che attualmente si assestano su 1 milione e 410mila. In particolare, tra questi, 466mila si dedicano a competizioni videoludiche su base quotidiana. Un altro dato interessante riguarda il tempo medio dedicato agli eSports. Un appassionato si cimenta negli sport elettronici per circa 6,5 ore a settimana, una crescita del 33% rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda le fasce d’età più attive, la maggior parte dei videogiocatori competitivi è compresa tra i 21 e i 40 anni, un dato che smentisce inesorabilmente il preconcetto che vede i videogiochi essere un prodotto per bambini, in caso ce ne fosse ancora di bisogno.
Gli eSports sono un settore che sta diventando sempre più popolare. Nonostante in molti non siano a conoscenza del significato di questo campo professionale e della sua storia i numeri sono inequivocabili. Nel nostro paese gli sport elettronici stanno crescendo a una velocità a tratti disarmante, grazie al costante supporto fornito dalla tecnologia. Un indizio importante su ciò che il futuro potrebbe riservarci.
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