Pensioni ultime notizie: quando si perde un anno di pensione
Pensioni ultime notizie: quando si perde un anno di pensione
Pensioni ultime notizie: può capitare, e ad alcuni è già capitato, di perdere un anno di pensione. Può accadere, infatti, che l’Inps, tramite comunicazione, chieda ai pensionati di restituire dei soldi. Ciò avviene soprattutto quando si commettono degli errori negli accrediti, oppure in sede di conguaglio, con le relative e legittime trattenute. Ma queste richieste di restituzione sono nella norma. Altre, invece, riguardano chi non rispetta una scadenza, per quanto riguarda la dichiarazione del cumulo con i redditi da lavoro autonomo.
Pensioni ultime notizie: il messaggio Inps sulla dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo
Con l’occasione è il momento di ricordare il recente messaggio n. 4231 del 12 novembre 2020, con il quale l’Inps ha ricordato che entro la fine di novembre i pensionati interessati dovranno presentare l’apposita dichiarazione dei redditi che certifica gli introiti conseguiti con il lavoro autonomo con riferimento all’anno precedente. Il termine ultimo per presentare questa dichiarazione cade lunedì 30 novembre. Sono esonerati dalla presentazione di questa dichiarazione i titolari di pensione di vecchiaia (anche quella liquidata nel sistema contributivo) e i titolari di assegno di invalidità con decorrenza entro il 31 dicembre 1994, nonché i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima. Esclusi anche i titolari di assegno di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e delle forme di previdenza esonerative, esclusive e sostitutive della medesima, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un’anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.
Cumulo dei redditi da pensione e da lavoro
L’Inps ricorda che non sono soggetti al divieto di cumulo i titoli di pensione di invalidità e assegno di invalidità che nel 2019 abbiano realizzato un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 6.669,13 euro. Ugualmente gli invalidi che hanno ricavato dalla loro attività un reddito complessivo annuo inferiore all’importo del trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti. Non sono soggette al divieto di cumulo neppure le indennità relative alla funzione di giudice di pace, giudice tributario o onorario o le indennità percepite dagli amministratori locali.
Sono cumulabili con l’importo pensionistico i redditi ricavati da attività relative a programmi di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili. Concludendo, le retribuzioni dei sacerdoti fanno cumulo con i trattamenti pensionistici liquidati dall’Inps verso gli stessi soggetti che hanno svolto attività di insegnamento di religione.
Per presentare la dichiarazione è necessario accedere al sito dell’Inps, alla voce Dichiarazione Reddituale – RED Semplificato.
Se sanzionati si perde 1 anno di pensione
Qualora si dovesse mancare di presentare la dichiarazione, la sanzione sarà abbastanza pesante, poiché, leggendo testualmente quanto scritto dall’Inps, “i titolari di pensione che omettano di produrre la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo sono tenuti a versare all’Ente previdenziale di appartenenza una somma pari all’importo annuo della pensione percepita nell’anno in cui si riferisce la dichiarazione medesima. Detta somma sarà prelevata dall’Ente previdenziale competente sulle rate di pensione dovute al trasgressore”.
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