Picco seconda ondata coronavirus: quando potrebbe avvenire?
Seconda ondata coronavirus – il termine “seconda ondata” è usato più che altro per motivi di semplificazione: serve a descrivere la nuova impennata di contagi seguita al calo estivo e al precedente lockdown generale. Detto ciò, quando sembra più probabile il picco di questo nuovo aumento di nuovi positivi?
Seconda ondata coronavirus: più che picco una serie di picchi
Il virologo dell’Università di Milano Lorenzo Pregliasco in un’intervista di qualche giorno fa all’agenzia di stampa AdnKronos ha dichiarato che “Non ci sarà un picco: grazie alle misure adottate e al lockdown progressivo nelle regioni rosse e arancioni ad oggi stiamo vedendo un incremento non più esponenziale ma lineare”. Dunque, per Pregliasco non si può parlare di un vero e proprio picco per quanto riguarda la seconda ondata: più che altro si attraverserà un periodo con vari picchi, a volte è stato definito plateau o stagnazione. Per proseguire nella metafora, si può dire che verrà attraversato un periodo di “cresta dell’onda”.
Numero massimo di infetti attivi entro fine novembre
Seconda ondata coronavirus: ora, gli studiosi stanno comunque elaborando dei modelli matematici per prevedere il momento in cui si raggiungerà il numero massimo di soggetti infetti di questa nuova impennata di contagi. Secondo l’ipotesi formulata dal fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston, per esempio, si raggiungeranno gli 827mila casi di infezione giorno 27 novembre. Da considerare comunque che su questo genere di calcoli pesa l’incognita dei tamponi: in pratica, sono i contagi a rallentare oppure il sistema non riesce a trovare tutti gli attualmente positivi?
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