Multa per divieto di sosta in lockdown: quando è valida e perché

Pubblicato il 2 Dicembre 2020 alle 12:36 Autore: Claudio Garau
Multa divieto di sosta come non pagarla dopo la notifica

Multa per divieto di sosta in lockdown: quando è valida e perché

Le abitudini quotidiane degli italiani si sono modificate negli ultimi mesi, a causa delle restrizioni e dei divieti imposti dal lockdown. Oltre al generale obbligo di indossare la mascherina e a quello di mantenere una adeguata distanza interpersonale, non pochi automobilisti hanno rinunciato e rinunciano tuttora all’uso del proprio mezzo a motore, in conseguenze delle regole imposte per frenare la pandemia. Ma attenzione a dove si parcheggia la macchina: infatti, in quest’ultimo periodo non è remota l’ipotesi di trovare una multa per divieto di sosta, perchè magari il proprio Comune – negli ultimi tempi – ha deciso di svolgere dei lavori in strada. Vediamo più da vicino.

Se ti interessa saperne di più su T-Red, multa semaforo rosso e i motivi su cui fondare il ricorso, clicca qui.

Come appena accennato, c’è chi magari ha cambiato lavoro o, purtroppo, per ragioni legate alla crisi di questi ultimi mesi, lo ha perso. In circostanze come queste, potrebbe non aver più bisogno dell’automobile come in passato, con la conseguenza di lasciarla parcheggiata anche per lungo tempo. Ebbene, occorre ricordarsi che la multa per divieto di sosta – con intervento successivo del carro attrezzi – è dietro l’angolo, se il Comune decide, ad esempio di fare il restyling della strada in cui il mezzo è fermo da settimane. L’automobilista, in questi casi, non ha alcuna scusante e anche fare ricorso contro la multa, non porterebbe ad alcun risultato utile.

Onde evitare una conseguente multa per divieto di sosta, l’automobilista che ha la macchina posteggiata sotto casa o nelle vicinanze, in un quartiere di città piuttosto che in un paese di provincia, deve sempre ricordare che le amministrazioni comunali, pur nella delicata fase di questi ultimi mesi, non hanno sospeso i lavori di manutenzione delle strade o dei marciapiedi.

Ecco dunque che laddove emerga la necessità di operare tempestivamente la riasfaltatura di un’area della strada, la Polizia locale è tenuta a posizionare un cartello 48 ore prima del giorno di inizio dei lavori, in modo da rendere noto a tutti i cittadini, soprattutto gli automobilisti, che a breve si svolgerà un intervento di manutenzione, per cui è necessario avere la strada sgombra da veicoli.

Il rischio, in questo periodo in cui la gente sta molto tempo in casa ed esce per muoversi molto spesso soltanto a piedi, è quello di dimenticare di controllare l’eventuale posizionamento di detti cartelli di segnalazione. In questi casi, si va incontro al rischio di avere la macchina parcheggiata in uno spazio in cui dovranno essere fatti a breve lavori di sistemazione della sede stradale. Risultato: una multa per divieto di sosta di 42 euro e la rimozione forzata del mezzo tramite carro attrezzi, con annessi costi di quest’ultimo e del deposito.

Se ti interessa saperne di più sull’annullabilità della multa autovelox non tarato e omologato, clicca qui.

Non è dunque un obbligo ma una raccomandazione, quella di di uscire di casa per andare a verificare l’eventuale presenza di cartelli di segnalazione, previsti dal Codice della Strada. Ciò vale anche per chi vive in zona rossa e, per motivi di tutela della propria salute e per ridurre il rischio al minimo, non esce di casa se non per motivi di necessità (ad es. fare la spesa). E’ consigliabile controllare ogni due giorni l’area in cui la macchina è parcheggiata, onde evitare di essere beffati da una multa per divieto di sosta, contro cui non ci sarebbero valide ragioni per opporsi.

Nello specifico caso in cui si viva in un’area in cui per spostarsi è necessario avere un motivo di comprovata necessità, bisogna altresì uscire portando con sè l’autocertificazione che giustifica lo spostamento: evidentemente effettuare la detta operazione di controllo della presenza di eventuali cartelli, rientra tra i motivi per cui uscire è quanto meno assai consigliato.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS

Hai suggerimenti o correzioni da proporre?
Scrivici a 
redazione@termometropolitico.it

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →