Pensioni ultime notizie: uscita a 66 anni nel 2021, ecco per chi
Pensioni ultime notizie: nel 2021 c’è chi potrà uscire a 66 anni e 7 mesi, in anticipo così di 5 mesi rispetto all’età pensionabile ordinaria. I “fortunati” sono i lavoratori dipendenti che in almeno sette anni degli ultimi dieci siano stati impiegati in lavori gravosi e usuranti. Necessario anche il requisito contributivo, che si traduce nel versamento di almeno 30 anni di contributi.
Pensioni ultime notizie: in pensione con 66 anni e 7 mesi, requisiti e beneficiari
Lo scivolo anticipato per questi beneficiari è stato introdotto nella Legge di Bilancio 2018: in realtà si tratta semplicemente di un blocco dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Tali soggetti, infatti, hanno saltato il gap di cinque mesi verificatosi il 1° gennaio 2019, restando così ancorati a 66 anni e 7 mesi. I beneficiari sono tutti quei lavoratori dipendenti che effettuano lavori gravosi: si tratta di 15 categorie che possono essere consultate facendo riferimento alla Legge n. 232/2016, e che peraltro rientrano anche nell’elenco delle categorie beneficiarie dell’Ape Sociale, prorogata fino al 31 dicembre 2021.
Per accedere alla pensione ordinaria con l’anticipo di cinque mesi, non bisogna essere titolari dell’Ape Sociale. Questi ultimi accederanno alla pensione di vecchiaia ordinaria una volta raggiunto il requisito anagrafico richiesto.
Anche i dipendenti che effettuano lavori notturni e usuranti, con riferimento al Dlgs n. 67/2011, potranno andare in pensione a 66 anni e 7 mesi, ma dovranno soddisfare il requisito contributivo e aver svolto il lavoro usurante per almeno il 50% della loro carriera, oppure per almeno sette degli ultimi dieci anni.
Come fare domanda
Per andare in pensione con 66 anni e 7 mesi, è necessario presentare domanda di pensione all’Inps, unitamente a una dichiarazione firmata e compilata dal proprio datore di lavoro sul modello AP116 (se si tratta di lavoratori domestici il modello è AP117). I modelli si possono trovare sul sito dell’Inps, seguendo il percorso Prestazioni e Servizi – Tutti i Moduli – Assicurato/Pensionato. Nella dichiarazione si dovrà certificare quanto segue:
- Periodo di svolgimento della professione gravosa;
- Contratto di lavoro applicato;
- Livello di inquadramento assegnato;
- Mansioni svolte con relativi codici professionali attribuiti (decreto del Ministero del Lavoro del 5 febbraio 2018).
Se il datore di lavoro non può effettuare la dichiarazione, allora l’interessato dovrà allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che certifichi gli elementi sopra descritti.
I lavoratori usuranti dovranno presentare la documentazione elencata originariamente nel Dlgs n. 67/2011 e poi modificata dal Decreto ministeriale del 20 settembre 2017.
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