Bollette luce, gas e acqua: stop col conto in rosso, come funziona
Bollette luce, gas e acqua domiciliate sul conto corrente? Attenti a non andare in scoperto, perché dal 1° gennaio 2021 cambiano le regole. L’Europa ha chiesto più uniformità a tutti i Paesi membri, seguendo il modello nordico, dove il rosso non è consentito, ben che meno chiedere (e ottenere) un finanziamento con uno scoperto. Dal 1° gennaio 2021 tutto questo non sarà più possibile e questo significa che se avete una bolletta della luce domiciliata con il conto corrente e su quest’ultimo ci sono pochi euro, non sufficienti a coprire l’importo della bolletta, bisognerà rimediare entro il giorno stesso, oppure l’utente diventerà subito moroso nei confronti del fornitore di energia elettrica (in questo caso). Quanto detto vale anche per gli altri tipi di bollette, ovviamente, e per il conto bancario stesso, che non dovrà più finire in rosso.
Conto corrente in rosso: cosa cambia dal 2021
Alcuni istituti bancari si sono mossi in anticipo e hanno già inviato apposita informativa ai loro clienti. Nel caso sopraccitato, se la banca ha accordato un fido, non cambia molto, perché il debito sarà coperto dall’anticipo bancario che poi il titolare del conto dovrà restituire. Negli altri casi invece il rosso per i piccoli importi non sarà più concesso: sono previste delle limitazioni, messe nero su bianco sulle informative di diverse banche. Per scoprire quali sono vi è sufficiente digitare su un motore di ricerca il nome della vostra banca e “nuove regole EBA” o “nuove regole di definizione di default” e potrete consultare la comunicazione relativa alla novità.
Bollette luce, gas e acqua domiciliate: i rischi
L’informazione ai clienti delle banche, infatti, è il vero scoglio da superare, forse quello più difficile. Perché questa novità, secondo l’avvocato Raffaella Grisafi, come riportato dal Salvagente, non sarà una notizia negativa per i consumatori, i quali saranno così preservati dal rischio di sovraindebitamento volontario. Tuttavia è necessario che le banche informino i propri clienti della cosa, chiaramente e tralasciando il burocratese. Su una eventuale segnalazione al Crif, motivo di maggior timore per gli utenti consumatori, la Grisafi tranquillizza: “La segnalazione alla Centrale Rischi Finanziaria non è automatica, ma segue una procedura standardizzata”.
Cattivi pagatori e cancellazione dal registro: come avviene?
Per quanto riguarda le bollette, ad esempio, “occorrono una serie di bollette non pagate”, ma comunque il consumatore dovrà essere “avvisato per tempo dall’operatore”. In caso di inottemperanza di tali circostanza, bisognerà denunciare tale segnalazione, poiché risulterebbe “illecita”.
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