Multe per chi viola i divieti durante le feste: la Circolare del Viminale

Pubblicato il 14 Dicembre 2020 alle 12:28 Autore: Claudio Garau
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Multe per chi viola i divieti durante le feste: la circolare del Viminale

La circolare del 7 dicembre 2020 del capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno è intervenuta per chiarire un punto che in precedenza non era nitidissimo. Infatti, detto provvedimento del Viminale spiega quali sono le multe previste per chi, durante il periodo delle feste, viola i divieti di spostarsi. Vediamo allora quali sono i rischi a non seguire le regole.

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Le parole del documento sono sicuramente esaustive e fanno intendere i rischi di multe: “Alle misure di contenimento della diffusione del Covid-19 previste dall’ultimo dpcm dello scorso 3 dicembre si applicano le sanzioni previste dall’art. 4 del decreto-legge n. 19/2020“. La fonte di riferimento è, in particolare, la circolare n. 15350/117/2/1 di qualche giorno fa, a firma del capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Bruno Frattas. Detto provvedimento dettaglia quali sono le conseguenze in caso di violazione dei divieti di spostamento previsti per periodo di tempo intercorrente tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 e per le giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.

La circolare sul tema divieti e multe risulta essenziale ed è stata espressamente indirizzata ai Prefetti, ai Governatori per le Province e al Presidente della Giunta per la Valle d’Aosta, allo scopo di risolvere una lacuna normativa manifestatasi a seguito degli ultimi provvedimenti anti-contagio. Come già segnalato da alcuni giornali, infatti, nel decreto di inizio dicembre mancavano le disposizioni inerenti le sanzioni dovute all’inosservanza dei divieti di spostamento, indicati dallo stesso provvedimento del Governo.

In base a quanto previsto dall’art. 4 del decreto legge n. 19 del 2020, si può notare che in tema di multe – a meno che il fatto non costituisca reato – chi viola le misure di contenimento previste anche dal presidente del Consiglio dei Ministri con i suoi Dpcm è sanzionato con la multe che comportano il pagamento di una cifra oscillante tra un minimo di 400 euro ed un massimo di 1000 euro. Ma anche in questo caso, è previsto il pagamento con lo sconto, se si provvede entro 5 giorni.

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E’ prevista inoltre l’aggravante rappresentata dalla circolazione con un veicolo: se si commette la violazione guidando, la multa può salire fino ad un terzo.

Ben peggiori le conseguenze per chi giustifica lo spostamento con un’autocertificazione poi rivelatasi falsa: infatti, scatta la pena del carcere da uno a sei anni, essendo in gioco il reato di falsa attestazione ad un pubblico ufficiale. Concludendo, è evidente dunque che si tratta di chiarimenti cruciali per dissuadere anche chi vorrebbe aggirare i suddetti divieti.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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