Variante Covid è già in Italia: cos’è e quali sono i rischi
La variante Covid “londinese” è già in Italia: è stata infatti identificata in un paziente in arrivo a Fiumicino, e già isolato al Celio. La mutazione fa paura, più del solito, soprattutto alla luce del numero eclatante di casi nel Regno Unito nelle ultime 24 ore (oltre 35 mila), che ha cercato di correre ai ripari imponendo un lockdown totale. Poi è stata la volta di Italia, Belgio e Paesi Bassi di sospendere tutti i voli con la Gran Bretagna. Poi, nel giro di poche ore, un’altra notizia che ha procurato allarme: la variante Covid circola già in Olanda, Danimarca e Australia. In serata abbiamo invece capito che in realtà il Covid mutato circola già in tutta Europa, ed è arrivato anche in Italia.
Variante Covid Italia: isolato il primo paziente individuato
“Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite” ha comunicato il Ministero della Salute. La cosa che fa più paura è quello che dicono le autorità londinesi, ovvero che ormai è fuori controllo e c’è dunque un legittimo timore che la stessa situazione (raddoppio dei contagi in soli 7 giorni) possa verificarsi anche altrove. Ma soprattutto il timore è per i vaccini: funzioneranno ancora, nonostante la mutazione?
Variante Covid: cos’è e cosa si rischia
Nel pomeriggio, su quest’ultimo punto, sono arrivate più rassicurazioni che timori. Sembra che il vaccino funzioni lo stesso, e l’unica differenza tra il Covid che conosciamo e questa variante “inglese” è che quest’ultima viaggia (dunque, si trasmette) più veloce, ma non risulta più letale.
Al Tg1, il ricercatore dell’Università di Cambridge, Alessandro Carabelli, ha detto che risulta “opportuno avere dati genomici ed epidemiologici”, per poi aggiungere che “la cosa che rende speciale questa variante è la presenza di 23 mutazioni che il virus ha acquisito in un lasso di tempo molto breve. Il virus muta, ma molto lentamente: una o due mutazioni al mese”. Ciò rende quest’attitudine al cambiamento molto lenta. “Potete capire che accumulare 23 mutazioni nel giro di poche settimane è unico. Questa variante è interessante e da monitorare”.
Il vaccino funzionerà comunque?
Intanto l’Oms ha invitato tutti i governi europei (ma non solo, visto che la variante potrebbe essere stata identificata anche in Sudafrica) a rafforzare le proprie misure di sicurezza. Mentre c’è chi scongiura che sia più letale, non è da escludere l’ipotesi che “incida sui metodi diagnostici”, ha fatto sapere l’Oms. Da Oxford, invece, tranquillizzano sul vaccino, dichiarando che la situazione non cambia e che il vaccino sarà comunque efficiente.
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